Solo due strutture sanitarie in Campania (l’Ospedale del Mare e in parte il Cotugno) sono in regola con le norme antisismiche: tutte le altre sono allocate in edifici vecchi, in qualche caso addirittura storici, da considerarsi quindi “a rischio” e da inserire nella specifica “mappa” del rischio sismico che la Regione Campania ha commissionato alle singole Aziende sanitarie. Lo si evince da un articolo pubblicato sul quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Le singole aziende dovranno verificare le condizioni di sicurezza e staticità dei nosocomi proprio per quanto attiene il rischio sismico: l’attenzione è puntata in particolare sulla rete dei Pronto Soccorso, che deve ovviamente garantire la piena operatività in caso di emergenza sismica. La Regione ha nominato una task force di tecnici ed esperti, che supporterà le Aziende sanitarie nelle verifiche; ciò anche al fine di avere rilevazioni e valutazioni omogenee in tutte le strutture visionate.
Difficile – se non impossibile – immaginare però un piano di “messa in sicurezza antisismica” degli ospedali pubblici regionali. Le risorse necessarie sarebbero davvero ingenti: qualche opportunità però allo stato esiste grazie alle risorse (da riprogrammare) che spettano alla Campania (circa 1,2 miliardi) sui fondi statali per l’edilizia sanitaria: 363 milioni da spendere in tre tranche, più 822 che deriveranno dalla riprogrammazione.
Qualche intervento può essere programmato in lassi temporali più contenuti grazie ai circa 169 milioni (157 milioni subito disponibili, 8,2 milioni di cofinanziamento regionale e 4 messi a disposizione dalle Aziende ospedaliere) che dovrebbero consentire l’avvio dei primi 47 interventi già progettati e inclusi nelle “priorità” che accompagnano il Piano ospedaliero. Si tratta di lavori inseriti in un recente decreto commissariale: ma rispetto alla programmazione del febbraio scorso mancano dieci milioni, ed alcuni lavori sono stati stralciati (come quelli che interessano il Ruggi di Salerno, in vista della realizzazione di un ospedale completamente nuovo con un investimento di 76 milioni).
In provincia di Salerno, gli interventi di mesa a norma riguarderanno prioritariamente gli ospedali di Oliveto Citra, Vallo della Lucania, Nocera Inferiore, Battipaglia, Eboli e Rocca d’Aspide.