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Nuovi incentivi per il fotovoltaico previsti dalla bozza di decreto sulle FER elettriche, firmata dal Ministero dello Sviluppo Economico, che definisce le agevolazioni alle energie rinnovabili nel periodo 2018 – 2020 e ora attende il via libera del Ministero dell’Ambiente.
Saranno incentivate le rinnovabili elettriche più vicine alla competitività: eolico onshore, solare fotovoltaico, idroelettrico, geotermia tradizionale, gas di discarica e di depurazione.
L’obiettivo dichiarato dal Mise è massimizzare la quantità di energia rinnovabile prodotta, facendo leva proprio sulla maggiore competitività delle FER. La potenza messa a disposizione sarebbe di oltre 6.000 MW, che potrebbe garantire una produzione aggiuntiva di quasi 11 TWh di energia verde.
L’accesso agli incentivi, spiega il Mise, dovrebbe avvenire prevalentemente tramite procedure competitive basate su criteri economici, in modo da stimolare la riduzione degli oneri sulla bolletta e l’efficienza nella filiera di approvvigionamento dei componenti. Si tratta di registri per gli impianti di potenza fino a 1 MW e di aste al ribasso per quelli di potenza superiore a 1 MW.
Le aste saranno suddivise per gruppi di tecnologie, in base alla capacità di ridurre i costi. Eolico onshore e fotovoltaico da una parte, idroelettrico, geotermoelettrico e gas di discaricae depurazione dall’altra.
La cessione di energia fotovoltaica verrebbe remunerata da GSE con una tariffa di 110 €/MWh per impianti da 20 a 100 kW e di 90 €/MWh per impianti da 100 kW a 1 MW.
Saranno valorizzati anche criteri di selezione ispirati alla qualità dei progetti e alla tutela ambientale e territoriale.
Gli operatori del settore hanno sottolineato che nell’attuale formulazione il decreto non si applica a biomasse, biogas, eolico off-shore, geotermia innovativa, solare termodinamico, la mancata possibilità di accesso diretto agli incentivi per i piccoli impianti e assenza di incentivi per gli impianti fotovoltaici di potenza inferiore a 20 kW e per quelli in regime di scambio sul posto.