Il Ministero dell’Ambiente ha finanziato un ulteriore stralcio del fondo di rotazione per la progettazione di interventi contro il dissesto idrogeologico, assegnando circa 20 milioni di euro a 4 regioni: Campania, Lazio, Sicilia, Umbria.
In Campania le risorse finanziate interessano 54 progettazioni per oltre 12 milioni di euro, in grado di attivare opere per circa 365 milioni. Fra gli interventi programmati rientrano il progetto per la mitigazione del rischio idrogeologico della foce del Volturno e del Litorale Domizio (CE), che coinvolge 434.000 euro, e quello per il risanamento idrogeologico del Comune di Volturara Irpina (AV), per 256.000 euro.
Fra le altre regioni finanziate rientrano:
- la Sicilia, con 32 progetti finanziati per un totale di oltre 5 milioni di euro, che attivano opere per 133 milioni di euro; tra questi, sono stati destinati 511 mila euro al ripascimento della spiaggia di Campofelice di Roccella (PA), opera da 45 milioni di euro e la mitigazione del rischio idrogeologico e di erosione costiera nel Comune di Messina per 365 mila euro, di oltre 8 milioni di euro;
- il Lazio, con 1,92 milioni di euro per la realizzazione di 11 progetti, in grado di attivare opere per oltre 85 milioni. Fra gli interventi finanziati rientrano la progettazione della messa in sicurezza di alcuni fossi e canali nel Comune di Roma, per un importo delle opere di oltre 44 milioni di euro, per cui sono stati stanziati dal Ministero oltre 800 mila euro; il completamento dello scolmatore di piena del Fiume Liri (FR), per altri 927.000 euro.
- All’Umbria vengono assegnati oltre 850 mila euro per due grandi progetti, del valore complessivo di 83 milioni: il completamento della messa in sicurezza dal rischio idraulico lungo l’asta del Tevere a Città di Castello (PG) ed il risanamento idrogeologico del Fosso Santa Margherita a Perugia.
Si ricorda che il Fondo per la progettazione delle opere antidissesto idrogeologico è stato istituito dalla Legge 221/2015 (Collegato Ambientale alla Legge di Stabilità) ed è costituito da 100 milioni di euro stanziati dal Cipe. Il suo funzionamento è regolato dal DPCM 14 luglio 2016 che lega i finanziamenti alla tipologia delle opere da progettare e al loro importo.
Il primo stralcio è stato approvato dal ministero dell’Ambiente a metà novembre 2017, assegnando 5,7 milioni di euro a Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Veneto e Bolzano.
La seconda tranche ha interessato la Puglia, cui sono stati assegnati 11,5 milioni di euro per la progettazione di 61 opere.