Il ritorno al sistema del massimo ribasso previsto dal Decreto Sblocca cantieri è preoccupante perché non solo rischia di non produrre un’accelerazione della realizzazione delle opere ma solo dell’affidamento, ma soprattutto perché in assenza di un efficiente meccanismo anti-turbativa presenta rischi per la fase realizzativa e la qualità dell’occupazione, con possibilità di alimentare dumping contrattuale e favorire accordi di cartello, in assenza di un efficiente meccanismo anti-turbativa”.
Ad affermarlo sono stati gli esponenti dell’Alleanza delle Cooperative nel corso dell’audizione sul decreto sblocca cantieri davanti alle Commissioni riunite Lavori pubblici, comunicazioni e Territorio, ambiente beni ambientali del Senato.
Anche la soppressione del limite del 30 per cento al peso del prezzo in caso di utilizzo del metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa, nella versione rapporto qualità/prezzo, rischia di produrre effetti analoghi.
Fra gli aspetti positivi del decreto sono state invece segnalate le misure che puntano ad eliminare alcune delle maggiori complicazioni introdotte con il nuovo Codice dei contratti pubblici: il limite eccessivo all’utilizzo del subappalto, il divieto assoluto di affidamento congiunto di progettazione ed esecuzione, la frammentarietà della normativa di attuazione.