Entra nel vivo la cessione dei crediti relativi alle detrazioni fiscali sugli interventi di riqualificazione energetica e messa in sicurezza antisismica degli edifici.
L’Agenzia delle Entrate ha infatti pubblicato online la piattaforma su cui sarà possibile visualizzare, accettare o rifiutare le cessioni del credito comunicate al Fisco dagli amministratori di condominio.
I cessionari potranno accedere alla piattaforma seguendo il percorso “La mia scrivania / Servizi per / Comunicare” e dovranno in seguito cliccare sul collegamento “Piattaforma Cessione Crediti”.
Dopo aver visualizzato i crediti, i cessionari potranno rifiutarli o accettarli. In caso di accettazione, i crediti saranno visibili nel loro cassetto fiscale e potranno essere utilizzati in compensazione tramite modello F24, indicando i codici tributo 6890 (ecobonus) e 6891 (sismabonus), come previsto dalla Risoluzione 58/E/2018.
Sempre attraverso la piattaforma, i cessionari potranno comunicare le eventuali ulteriori cessioni dei crediti ad altri soggetti.
L’accettazione e il rifiuto, spiega l’Agenzia delle Entrate, non possono essere parziali e sono irreversibili. Tutte le operazioni sono inoltre visibili sulla piattaforma in tempo reale.
Il credito corrispondente alla detrazione per gli interventi effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali, finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica può essere utilizzato in compensazione, tramite modello F24, indicando il codice tributo 6890 in dieci quote annuali di pari importo.
Un chiarimento necessario dato che i tempi di rimborso delle due detrazioni sono diversi: 10 quote annuali di pari importo per l’Ecobonus e 5 quote annuali di pari importo per il Sismabonus. L’incentivo “combinato” (Ecobonus + Sismabonus) è stato introdotto dalla Legge di Bilancio per il 2018 (L. 205/2017) e prevede che agli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati non solo alla riduzione del rischio sismico, ma anche alla riqualificazione energetica, sia riconosciuta una detrazione dell’80% se determinano il passaggio a una classe di rischio inferiore, e dell’85% in caso di passaggio a due classi di rischio inferiori. La detrazione è calcolata su una spesa massima di 136mila euro moltiplicata per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
Si potrà usare la piattaforma mesa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate anche per comunicare le eventuali ulteriori cessioni dei crediti relativi a lavori eseguiti nel 2017, già trasmesse lo scorso anno dagli amministratori di condominio all’Agenzia delle Entrate. Si tratta di crediti che, come spiegato con la Risoluzione 58/E, sono già visibili nei cassetti fiscali dei cessionari e utilizzabili in compensazione.
Il Decreto Crescita prevede inoltre una formula di cessione del credito più vantaggiosa per chi effettua gli interventi. In cambio della cessione, il privato riceverà uno sconto immediato in fattura, che sarà recuperato dal fornitore sotto forma di credito d’imposta, di pari ammontare, da utilizzare esclusivamente in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo, senza l’applicazione dei limiti di compensabilità. Secondo gli operatori del settore, la misura è inattuabile, creerà una domanda impossibile da soddisfare e metterà in crisi la maggior parte delle imprese.