mercoledì 30 Ottobre 2024
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Immobili pubblici, al via piano dismissioni da 1,2 miliardi

L’Agenzia del Demanio ha pubblicato tre bandi di gara per la vendita di 93 (dei complessivi 420) beni immobili che compongono il piano straordinario di dismissioni previsto dalla Legge di Bilancio 2019. Si tratta di immobili importanti e di pregio per un valore complessivo di 145 milioni di euro a base d’asta.

I bandi pubblicati si differenziano per termine di scadenza dell’offerta: un termine più ravvicinato, il prossimo 15 ottobre, relativo a 50 beni, un termine più lungo, fissato al 15 novembre per 37 asset più impegnativi dal punto di vista progettuale, in modo da garantire agli interessati un tempo congruo per effettuare due diligence e definire progetti di sviluppo immobiliare.

Il terzo bando, anch’esso con scadenza al 15 novembre, riguarda 6 beni per i quali è possibile presentare sia un’offerta unitaria per più lotti, sia offerte per singoli lotti. Le sedute di asta, con incanto, si svolgeranno con modalità telematica attraverso la Rete Aste Notarili (RAN) del Consiglio Nazionale del Notariato, e sono fissate nei giorni immediatamente successivi alla scadenza del bando.

Il perimetro e le modalità di azione del piano triennale di dismissioni (2019-2021) previsto dalla Legge di Bilancio 2019, sono definiti nel DM 28 giugno 2019 pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Secondo il Governo, il piano avrà effetti positivi sulla finanza pubblica come l’abbattimento diretto del debito dello Stato e il miglioramento del debito degli enti locali.
Gli immobili ricompresi nel piano di cessione, infatti, hanno un valore stimato di circa 1,2 miliardi di euro; l’obiettivo è conseguire introiti per 950 milioni di euro nel 2019 e per 150 milioni di euro nel 2020 e nel 2021.
Inoltre, cambiando la proprietà e la destinazione d’uso di alcuni edifici, si potrà incentivare il recupero di beni non utilizzati e assicurare ricadute positive in termini di investimenti e occupazione. A tale scopo è prevista l’implementazione di strumenti diversificati di cessione e valorizzazione degli immobili che verranno attuati dai diversi soggetti coinvolti nel piano.
Il DM individua 420 immobili e terreni di proprietà dello Stato, non utilizzati per finalità istituzionali, per un valore pari a 420 milioni di euro. I beni messi in vendita sono molto variegati: edifici residenziali, immobili direzionali o industriali, vecchi palazzi nobiliari, ex caserme, ex case del fascio e terreni.
Dall’inizio dell’anno l’Agenzia del Demanio (attraverso avvisi e bandi di gara regionali) ha già avviato le attività di cessione di 1.200 beni per un totale di circa 38 milioni di euro. Complessivamente, quindi, l’Agenzia del Demanio procederà all’alienazione diretta di 1.600 immobili per un valore complessivo di 458 milioni di euro.
Ulteriori immobili di proprietà dello Stato oggetto del piano straordinario di dismissioni sono stati individuati nell’ambito di quelli in uso al Ministero della Difesa, per un valore stimato di 160 milioni di euro per circa 40 unità.

La razionalizzazione degli immobili militari, per una successiva dismissione, alienazione o valorizzazione, rappresenta uno dei principali obiettivi della Difesa. A breve, infatti, sarà definito un secondo elenco di strutture militari, significativamente più elevato nel numero ma comprensivo anche di beni di medio/piccolo valore.
L’operazione di dismissione dei beni pubblici sarà operata anche tramite Invimit Sgr, società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che gestirà la vendita di immobili di provenienza pubblica conferiti ai fondi immobiliari da essa gestiti, per un importo stimato complessivamente in 610 milioni di euro, di cui 500 milioni attraverso la cessione di quote dei fondi e 110 milioni attraverso la vendita diretta di immobili con un’innovativa procedura di asta.
Una prima tranche delle abitazioni in vendita nelle principali città, quali Roma, Palermo, Firenze ed altre, è già stata pubblicata unitamente ad una serie di strumenti finalizzati a rendere facilmente accessibile e trasparente il processo. A questa procedura di vendita potrà affiancarsi la ricezione di offerte relative all’acquisto di portafogli di asset da parte di singoli investitori, che possono a tal fine richiedere informazioni o fissare incontri di approfondimento contattando la SGR.
La SGR, inoltre, sta studiando un’operazione che porterà, nei tempi tecnici strettamente necessari e nel rispetto della normativa di settore, alla costituzione di nuovi fondi immobiliari gestiti dalla stessa SGR, con connessa commercializzazione di parte delle relative quote sul mercato.

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