venerdì 22 Novembre 2024
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Le Province presentano un piano di piccole opere da 6 miliardi di euro

“La riforma delle Province è valsa 26 centesimi di risparmio annuo a cittadino, lo 0,001 della spesa pubblica, ma ha provocato un taglio drammatico alle risorse che ha bloccato per cinque anni la manutenzione ordinaria dei 130 mila chilometri di strade e dalle oltre 7.400 scuole secondarie superiori in gestione, con -43% alla spesa corrente e -71% di risorse per gli investimenti dal 2013 al 2018”. Parole del Presidente dell’UPI Michele de Pascale, con cui ha aperto i lavori del convegno “Le nuove Province”, la giornata di confronto svoltasi qualche giorno fa a Roma “per fare il punto sulla revisione della riforma, sulle risorse per i servizi, sulla necessità di restituire a queste istituzioni la capacità di garantire servizi e rappresentanza ai territori”.
“È fallito poi completamente l’obiettivo della semplificazione – ha aggiunto il presidente de Pascale – anzi, le Regioni hanno accentrato funzioni amministrative, così nel Paese abbiamo ancora oltre 1.700 enti strumentali, e più di 7.000 società e consorzi vari, oltre 300 Ato Acqua, Gas e Rifiuti che a livello provinciale, svolgono compiti che potrebbero essere assegnati alle Province. Con un risparmio reale, ma soprattutto realizzando quella semplificazione indispensabile che ci chiedono prima di tutto le aziende”.
“Noi chiediamo che la discussione riparta dai fatti – ha detto anche de Pascale – che sono i dati che oggi presentiamo: un’operazione verità. La prossima Legge di Bilancio deve trovare una soluzione definitiva e ripristinare l’autonomia istituzionale, finanziaria ed organizzativa delle Province”.
Semplificazione e investimenti sono, secondo l’UPI, le parole chiave intorno cui ricostruire una nuova Provincia: “noi abbiamo un piano – ha ricordato de Pascale -: con 6 miliardi di euro di investimenti si rimette in sicurezza il Paese, si possono aprire cantieri per piccole opere pubbliche e favorire lo sviluppo locale”, con progetti già pronti e immediatamente cantierabili.
Il piano prevede:
– 1.712 progetti per mettere in sicurezza strade provinciali, ponti, viadotti e gallerie per 2,5 miliardi di euro;
– 1.092 progetti per mettere in sicurezza altrettante scuole secondarie superiori per 2,6 miliardi di euro;
– 1.918 ponti e viadotti su cui le relazioni tecniche attestano la necessità di interventi urgenti di messa in sicurezza per 730 milioni di euro;
– 14.089 ponti, viadotti o gallerie che necessitano di indagini tecnico diagnostiche approfondite con una stima di fabbisogno di 566 milioni di euro.
Le Province hanno già portato le loro proposte a Palazzo Chigi: in occasione della riunione della Cabina di regia ‘Strategia Italia’, l’UPI ha chiesto di poter gestire le risorse disponibili per realizzare un piano di piccole opere.
“Nei primi 4 mesi dell’anno – ha detto il Vicepresidente dell’UPI, Carlo Riva Vercellotti – le Province hanno ricevuto e speso 120 milioni di euro aprendo e chiudendo 471 cantieri in tutta Italia grazie alle risorse avute sulla viabilità. Stiamo concludendo i lavori per la messa in sicurezza dei primi 9 ponti del Po su cui abbiamo ricevuto finanziamenti, e abbiamo pronti altri 176 interventi prioritari di messa in sicurezza di altrettanti ponti. La spesa per gli investimenti delle Province per la prima volta dopo anni di crollo, è in netta risalita: siamo ad oltre il + 20% nel primo semestre del 2019”.
“Quando le Province hanno le risorse necessarie, sono in grado di realizzare investimenti in efficienza e nel pieno rispetto dei tempi. Chiediamo che una parte delle risorse per gli investimenti che il Governo è riuscito ad ottenere dall’Europa, e che devono essere spesi per tempo, siano utilizzate per un piano delle piccole opere”.
“Il pregiudizio sulle Province, che purtroppo ancora non è pienamente superato, rischia di frenare questa piccola grande opera di sviluppo, che può produrre in tempi brevissimi vantaggi per l’economia e sicurezza per i cittadini. Chiediamo al Governo di agire con saggezza, e di considerare prioritario lo sviluppo dei territori”.

(Foto: Blasting News)

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