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Efficienza energetica: i nuovi regolamenti europei per l’edilizia

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Il 30 maggio dello scorso anno, è stata approvata la Direttiva Europea 2018/844 del Parlamento Europeo e del Consiglio che ha sostituito la direttiva 2010/31/UE per le prestazioni energetiche in edilizia. Per quanto riguarda invece l’efficienza energetica, invece, la normativa sostituita è quella contenuta nella Direttiva 2012/27/UE.
La normativa europea impone che entro il 10 marzo del 2020, ciascun Paese membro dell’Unione Europea deve recepire la nuova Direttiva, volta a promuovere le nuove metodologie strategiche di risparmio energetico, di efficienza e di riduzione delle emissioni di anidride carbonica che ogni giorno vengono disperse nell’ambiente. L’aggiornamento sarà ovviamente obbligatorio per tutti i paesi europei, che qualora non seguissero l’iter procedurale, potrebbero subire multe e sanzioni.
Le nuove regole europee per il settore edile stabiliscono impongono ai singoli Paesi di:
– promuovere le ristrutturazioni e le riqualificazioni degli edifici con una visione sia efficiente che economica;
– introdurre un nuovo sistema di indicatori intelligenti negli immobili, che funzionerà tramite interazione telematica, al fine di far combaciare il consumo di energia con le reali esigenze dei consumatori;
– favorire la rapidità e la semplificazione dei controlli su tutti gli impianti presenti negli edifici;
– incentivare l’utilizzo di veicoli elettrici a basso impatto ambientale, con la costituzione di un piano apposito per i posti auto delle auto elettriche;
– apportare migliorie al rapporto costo-beneficio per gli interventi di riqualificazione energetica;
– diminuire le tassazioni sui lavori volti a incrementare il risparmio energetico negli immobili.
Il nuovo piano di sviluppo, incentrato sul Green, impone i seguenti obbiettivi:
Ridurre le emissioni di gas serra del 40% entro il 2030;
Dar vita ad un sistema energetico decarbonizzato entro il 2050, con la prospettiva di raggiungere un impatto 0 sull’ambiente con impianti ad alta efficienza energetica.
La maggior parte dei cambiamenti in edilizia, si concentreranno più che altro sulle progettazioni dei lavori che dovranno tener conto non solo della fattibilità della ristrutturazione, ma anche dell’effetto che questa avrà sull’ambiente. Facendo in modo oltretutto di ridurre i costi al minimo indispensabile.
Ma non è tutto. I progettisti infine si dovranno impegnare anche a:
promuovere un’efficienza del benessere ambientale per quanto riguarda umidità e condizioni climatiche;
– tenere conto dei sistemi di sicurezza in caso di incendio;
– valutare l’eventualità di rischio sismico nella zona.

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