Riqualificazione delle infrastrutture e manutenzione straordinaria su ponti, viadotti, tunnel, autostrade e strade ad alta velocità: l’Unione Europea sostiene finanziariamente progetti degli stati membri con un nuovo bando nell’ambito del programma «Connecting Europe facility» (Cef), con un invito a presentare proposte denominato «2019 Cef transport map», che stanzia risorse complessive per 1,4 miliardi di euro.
Il bando permetterà di finanziare anche progetti relativi alle infrastrutture per il trasporto marittimo, ferroviario e aereo. Le proposte di accesso al bando dovranno essere presentate entro il 26 febbraio 2020.
Il programma Cef per i trasporti ha lo scopo di sostenere la realizzazione dei collegamenti mancanti, rimuovere i colli di bottiglia, migliorare l’interoperabilità ferroviaria e, in particolare, migliorare le sezioni transfrontaliere.
Altro scopo del programma, si legge in un articolo pubblicato su Italia Oggi, è quello di assicurare sistemi di trasporto sostenibili ed efficienti nel lungo termine, al fine di prepararsi per i futuri flussi di trasporto previsti, nonché consentire la decarbonizzazione di tutti i mezzi di trasporto attraverso la transizione a tecnologie innovative di trasporto a basse emissioni di carbonio ed efficienti dal punto di vista energetico.
Il programma vuole anche ottimizzare l’integrazione e l’interconnessione dei trasporti e migliorare l’interoperabilità dei servizi di trasporto. Inoltre, i fondi intendono promuovere lo sviluppo di soluzioni digitali coerenti in tutto il settore delle reti di trasporto. Anche gli enti locali possono partecipare.
Le domande di accesso ai fondi europei possono essere presentate direttamente da uno o più stati membri comunitari.
Tuttavia, con l’accordo dello stato membro interessato, possono presentare proposte anche le organizzazioni internazionali, le imprese comuni o imprese private, nonché gli enti pubblici o privati, incluse quindi le amministrazioni locali.
Il bando mira anche ad accelerare la diffusione di tecnologie che sono state sviluppate, testate e validate nell’ambito di progetti finanziati dai programmi di ricerca dell’Unione Europea, in particolare dal programma Horizon 2020.
I progetti ammessi potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto che potrà coprire una quota progettuale variabile dal 20% all’85%, a seconda della tipologia di progetto presentata.