Completata la ripartizione dei 2,5 miliardi di euro, fino al 2024, tra i 7.904 Comuni italiani per interventi di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile.
Il Ministero dell’interno ha pubblicato il DM 30 gennaio 2020, che dà attuazione allo stanziamento previsto dalla legge di Bilancio (L. 160/2019) a favore dei Comuni.
Nei giorni scorsi è stato pubblicato il DM 14 gennaio 2020 con cui è stata ripartita tra gli Enti locali la quota di risorse del 2020. Il nuovo decreto ripartisce e assegna i fondi per le annualità dal 2021 al 2024.
Diversamente dal solito, il Ministero ha scelto di assegnare subito tutto il budget anziché approvare ogni anno un decreto per la ripartizione delle risorse stanziate per quella annualità. In questo modo, spiega in una nota, si vuole agevolare la programmazione pluriennale delle opere da realizzare.
Per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024 sono assegnati ai Comuni 500 milioni di euro come contributi per investimenti in materia di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile.
Si tratta di opere pubbliche per l’efficientamento dell’illuminazione pubblica, il risparmio energetico degli edifici pubblici, compresi quelli di edilizia residenziale, l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, la mobilità sostenibile, l’adeguamento e la messa in sicurezza delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio comunale e l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Le risorse sono proporzionali alla popolazione dei Comuni, come indicato negli allegati al decreto. Si parte da 50mila euro per i Comuni con popolazione inferiore o uguale a 5mila abitanti, 70mila euro per i Comuni con popolazione compresa tra 5001 e 10mila abitanti, 90mila euro per i Comuni con popolazione compresa tra 10.001 e 20mila abitanti, 130mila euro per i Comuni con popolazione compresa tra 20.001 e 50mila abitanti, 170mila euro per i Comuni con popolazione compresa tra 50.001 e 100mila abitanti, 210mila euro per i Comuni con popolazione compresa tra 100.001 e 250mila abitanti, 250mila euro per i Comuni con popolazione superiore a 250mila abitanti.
I Comuni beneficiari riceveranno il 50% del contributo previa verifica che i lavori siano iniziati entro il 15 settembre di ogni anno. Il mancato rispetto di questo termine farà scattare la revoca dei finanziamenti. La seconda tranche sarà corrisposta dopo la trasmissione del certificato di collaudo dell’opera o di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori.