Tra le prime misure europee per fare fronte all’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus adottate dalla Commissione europea, ricordiamo.
– misure specifiche per alleviare l’impatto sull’occupazione per gli individui e i settori più colpiti;
– strumenti per sostenere le PMI con la liquidità, a complemento delle misure nazionali;
– utilizzo dei prefinanziamenti non spesi per i fondi strutturali e di investimento attualmente detenuti dagli Stati membri, nonché dei fondi strutturali non assegnati;
– utilizzare la flessibilità consentita dalle norme sugli aiuti di Stato;
– utilizzare la piena flessibilità esistente nel quadro fiscale dell’UE, compreso il Patto di stabilità e crescita;
– orientamenti per gli Stati membri su come mettere in atto adeguati meccanismi di controllo per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento in tutta Europa, compresi i dispositivi di protezione individuale;
– la Commissione intende proporre al Consiglio che le istituzioni dell’Unione attivino la “clausola di salvaguardia generale” per consentire un sostegno più generale alla politica di bilancio, che consenta di sospendere l’aggiustamento strutturale nell’ambito del Patto sia in caso di grave recessione economica nell’area dell’euro che nell’UE nel suo complesso, purché non sia a rischio la sostenibilità fiscale.
In particolare è previsto un fondo di 37 miliardi di euro, finanziato principalmente attraverso i fondi strutturali europei.