La Giunta Regionale della Toscana ha deliberato l’istituzione di un fondo di garanzia per i lavori di messa in sicurezza antisismica nelle aree a maggior rischio sismico.
Attraverso il fondo, la Regione farà dai garante ai privati che, seppur interessati alla realizzazione dei lavori, non possiedono la liquidità necessaria e hanno come unica chance la richiesta di un mutuo.
In via sperimentale, il fondo avrà una dotazione di 500 milioni di euro e sarà attivo fino al 31 dicembre 2021. La sua scadenza coincide con quella del sismabonus, l’incentivo per l’adeguamento ed il miglioramento sismico degli edifici.
Avranno accesso al fondo i Comuni a maggior pericolosità sismica, tra cui quelli dell’area Mugello, Garfagnana, Lunigiana e Valtiberina.
L’iniziativa della regione Toscana mira a sollecitare il Governo all’adozione di un disegno di legge nazionale per la prevenzione del rischio sismico. La Regione a tal proposito ha inviato al Governo una proposta d legge che fa leva sull’importanza della prevenzione.
“Gli eventi di questi ultimi anni hanno riportato drammaticamente all’attenzione il tema della sicurezza sismica degli immobili pubblici e privati – ha commentato l’Assessore all’Ambiente, Federica Fratoni -. La Regione ha perseguito una politica di sistema, finanziando da un lato gli interventi su immobili pubblici e privati e dall’altro gli studi di microzonazione, utili per la composizione di un quadro conoscitivo dettagliato del territorio. Adesso è necessario dare avvio a una nuova programmazione nazionale, che, unita alle misure di defiscalizzazione, intervenga sulla messa in sicurezza del nostro patrimonio immobiliare, a partire dalle zone maggiormente a rischio”.
Riduzione rischio sismico, in Toscana arriva il fondo di garanzia da 500 milioni
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