Velocizzare le opere già finanziate inserite nei contratti di programma di Anas e di RFI per un valore complessivo di 109 miliardi di euro, semplificando tempistica e modalità e nominando gli amministratori delegati delle due società commissari straordinari per l’affidamento e l’esecuzione delle opere.
E’ quanto ha dichiarato in una intervista al Fatto Quotidiano, il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Giancarlo Cancelleri, in cui ha illustrato il “Piano rilancio cantieri e lavoro” che sarà attivato appena finita l’emergenza sanitaria per “intervenire con misure eccezionali”.
“Per molte delle opere, cioè per quelle non immediatamente cantierabili e non caratterizzate da estrema urgenza – ha spiegato Cancelleri -, gli affidamenti avverranno tramite gare ordinarie, anche se più rapide: per presentare una domanda di partecipazione le imprese avranno 15 giorni, mentre ne avranno 10 per presentare un’offerta”.
“Per le altre opere, quelle immediatamente cantierabili in quanto già dotate di un progetto definitivo, si potrà agire tramite procedure negoziate, ma sarà comunque sempre garantita una rotazione tra aziende, per impedire che alcune facciano incetta di lavori. E comunque i commissari dovranno consultare almeno 5 operatori economici prima di decidere”.
Ma come evitare le infiltrazioni mafiose? “Non sono i tempi a garantire la legalità di un appalto – ha detto Cancelleri -, dobbiamo puntare al potenziamento del sistema di controllo. Invece di attendere i soliti 30 giorni per il silenzio-assenso delle prefetture, ne basteranno 10. E questa volta a controllare sarà il prefetto della zona dove viene realizzata l’opera, e non quella dove ha sede dell’azienda”.
“Non deroghiamo né al codice antimafia né alle direttive europee, e sui lavori ci saranno controlli periodici. In seguito potremo tornare alle normali procedure, magari dopo aver riflettuto su come semplificare il codice degli appalti. Ma ora serve un volano per l’economia”.
Alla domanda sui tempi, il viceministro ha risposto che, una volta approvato il decreto, “contiamo di far partire i primi cantieri in due mesi”. La proposta è quella di inserire il provvedimento già nel decreto aprile, quello per il rilancio dell’economia.