domenica 22 Dicembre 2024
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Infrastrutture, la ministra De Micheli: ad agosto gare aumentate del 26%

“Con l’entrata in vigore del decreto semplificazione ad agosto, prima ancora che venisse convertito, sono aumentate le gare non solo di numero ma anche a valore del 26% rispetto al 2019”. Lo ha dichiarato la ministra Paola De Micheli all’Assemblea di Confcooperative.

“Con l’entrata in vigore del decreto semplificazione ad agosto, prima ancora che venisse convertito, sono aumentate le gare, non solo di numero ma anche a valore del 26% rispetto al 2019 quando non c’era il Covid”.

Lo ha dichiarato la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, nel corso della quarantesima Assemblea nazionale di Confcooperative, una delle principali associazioni di cooperative italiane, rispondendo all’appello del presidente Maurizio Gardini per sbloccare gli appalti.

“Nei primi mesi, quando c’era stata l’emergenza, le gare si erano ridotte solo del 4%. Quindi – aggiunge De Micheli – il totale dei primi otto mesi è molto più elevato delle gare e del numero di cantieri del 2019 perché abbiamo incrociato la decisione politica e la semplificazione amministrativa”.

Fondamentale per lo stesso Gardini infatti è “ripartire dagli investimenti sulle infrastrutture, comprese quelle tecnologiche e sostenere le imprese perché possano generare lavoro”. “Abbiamo apprezzato alcune iniziative contenute nel dl Rilancio, rafforzate dal dl Agosto, come il rafforzamento della capitalizzazione delle imprese.

Oggi chiediamo al governo che queste misure cadano a terra in tempi molto brevi”, ha proseguito il presidente di Confcooperative ricordando che “la ripartenza appare incerta, anche se circa il 60% delle cooperative non si sono fermate. Il turismo, la cultura, il trasporto sono i settori dove la ripartenza è più difficile. Dobbiamo pensare a come utilizzare al meglio le risorse comunitarie. Abbiamo indicato al governo alcune scelte prioritarie”.

La ministra De Micheliè tornata anche a parlare del Piano Italia Veloce definendolo “la visione dell’Italia del domani” e sottolineando che è “un progetto su cui dovremo investire i fondi europei. Lo scopo è quello di far spostare gli italiani dal traffico veicolare al ferro. Con Italia veloce ci sarà la possibilità, per più dell’80% degli italiani, di stare a meno di un’ora da una grande infrastruttura. È una questione di uguaglianza e una questione di strategia di opportunità delle imprese”.

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha voluto lanciare un messaggio positivo dicendo che bisogna “guardare al futuro con la stessa speranza e fiducia che ha caratterizzato i nostri padri all’indomani della Seconda guerra mondiale”.

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