In Gazzetta il decreto con la distribuzione dei fondi ai Comuni: revoca per chi non rendiconta entro ottobre 2022.
Parte il conto alla rovescia per realizzare le piste ciclabili con i finanziamenti assegnati dal ministero delle Infrastrutture. È stato pubblicato in Gazzetta il DM del ministero dei Trasporti Mit del 12 agosto 2020 che assegna ai Comuni un totale di circa 135 milioni per progettare e realizzare nuove “ciclovie urbane”.
I fondi – di cui 51,4 milioni per il 2020 e 85,8 milioni per il 2021 – vengono assegnati a città metropolitane, comuni capoluogo (di città metropolitana, Provincia o Regione) e comuni con oltre 50mila abitanti. Criterio premiale per l’accesso alle risorse è aver adottato o approvato un Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile).
Nel biennio 2020/2021 alle Regioni del Sud saranno assegnate risorse per 45,9 milioni di euro e alle regioni del Centro-Nord risorse per 87,1 milioni di euro. A questi importi si aggiungono 4,2 milioni per i Comuni sede legale di Atenei, per contribuire a progettare e realizzare ciclostazioni e favorire l’intermodalità Università-stazioni FS.
La pubblicazione del decreto in Gazzetta è un passaggio importante perché fa scattare i termini previsti per la richiesta dei fondi da parte dei Comuni assegnatari e il conto alla rovescia per la realizzazione degli interventi. Il decreto – di sette articoli – chiarisce infatti che a partire dalla pubblicazione del Dm gli enti locali hanno 15 giorni di tempo per richiedere al Mit i fondi.
Il ministero riconoscerà subito (entro 10 giorni) la metà del contributo previsto. L’altra metà arriverà solo dopo che i Comuni abbiano assolto a una serie di prescrizioni previste dall’articolo 5 del provvedimento. Importante è non perdere tempo nelle realizzazioni. Per evitare di vedersi revocare i fondi i Comuni dovranno realizzare gli interventi entro 22 mesi da ora (dunque entro agosto 2022) e dare conto al Mit sulle spese effettuate entro i successivi due mesi, cioè entro ottobre 2022.
L’allegato 1 al decreto contiene i dettagli relativi alla distribuzione dei fondi. Il Comune che si vede assegnare più fondi è Roma, con oltre 15 milioni. Seguono Milano e Napoli. Ma a ricever i contributi sono anche decine di città con più di 50mila abitanti.