giovedì 26 Dicembre 2024
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Rating di legalità, nel 2019 richieste in aumento del 6%

Nel 2019 le richieste di attribuzione del rating di legalità sono aumentate del 6%. Lo ha reso noto l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) che nei giorni scorsi, in occasione dei festeggiamenti per i 30 anni di attività, ha presentato al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, i risultati delle attività svolte lo scorso anno.

Dalle rilevazioni emerge che sono stati conclusi 4108 procedimenti in materia di rating di legalità. Il numero si riferisce solo alle istanze andate a buon fine e non considera quelle archiviate perché improcedibili. Rispetto ai 3887 procedimenti dell’anno precedente, è stato registrato un incremento del 6%.

Sempre nel 2019, le imprese che hanno ottenuto per la prima volta il rating di legalità sono 2827, mentre quelle che hanno ottenuto un incremento del punteggio sono 196. In costante crescita anche i rinnovi del rating: 973 nel 2019 contro i 691 dell’anno precedente e i 438 del 2017.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle imprese che hanno richiesto il rating di legalità, il 51% delle richieste proviene da imprese aventi sede legale nel nord Italia, il 20% dal centro della penisola e il 29% dal sud e dalle isole. La maggior parte delle istanze ricevute nel 2019 proviene da imprese che si collocano nella classe di fatturato tra i due e quindici milioni di euro mentre meno del 5% giunge da imprese con fatturati molto elevati.
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Con riguardo alla tipologia di attività economica svolta, il 37% circa delle imprese richiedenti opera nel settore dell’industria manifatturiera, il 18% in nell’edilizia e il 13% nel commercio.

Sul totale, il 7% delle imprese ha ricevuto il punteggio massimo di tre stellette.

Il rating di legalità è una certificazione volontaria, che attesta il rispetto delle norme antimafia e anticorruzione.

L’attribuzione del rating di legalità deve essere richiesta all’Agcm dalle imprese con un fatturato minimo di 2 milioni di euro, con sede operativa in Italia e che risultino iscritte, da almeno due anni, nel registro delle imprese o nel Repertorio delle notizie economiche e amministrative.

Il punteggio base è pari a una stelletta. Per ottenerla l’impresa deve dimostrare di rispettare una serie di criteri. Ci sono poi dei requisiti aggiuntivi che danno diritto a un +. Il conseguimento di tre + fa ottenere una stelletta aggiuntiva. Il punteggio massimo è pari a tre stellette.

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