Inizierà col nuovo anno la mappatura degli edifici pubblici che contengono amianto e la digitalizzazione e catalogazione degli atti sulle bonifiche. Il Ministero dell’Ambiente e Invitalia hanno firmato una convenzione che destina all’iniziativa quasi 8 milioni di euro e prevede una durata dell’attività di 63 mesi.
L’iniziativa si inserisce tra i progetti sull’amianto, come “Asbesto 2.0”, finanziato nel 2017 e nel 2018 dal Ministero per la definizione di una metodologia di indagine in grado di identificare gli edifici con presenza di amianto nelle coperture, a partire dalle scuole.
In continuità con questo progetto – spiega il Ministero -, la nuova convenzione si pone come obiettivo la sistematizzazione della mappatura delle coperture degli edifici pubblici contenenti amianto, per rendere accessibili i dati agli addetti ai lavori mediante un unico applicativo informatico.
Parallelamente, sarà realizzata la digitalizzazione dell’archivio cartaceo della Direzione Risanamento ambientale, che semplificherà il controllo della documentazione relativa ai singoli procedimenti.
Le risorse economiche sono state individuate nell’ambito del Piano operativo ambiente FSC 2014/2020, sotto-piano “Interventi per la tutela del territorio e delle acque”.
“Potenziare gli interventi di risanamento ambientale – afferma il ministro dell’Ambiente Sergio Costa -, dalle bonifiche dei siti inquinati alla rimozione dell’amianto, è tra le priorità dell’azione di governo. Gli 8 milioni di euro per la mappatura degli edifici che contengono amianto e la digitalizzazione dell’archivio della Direzione ministeriale che si occupa di bonifiche sono uno strumento utile nell’ambito delle azioni di risanamento del territorio e del coordinamento e disponibilità dei dati, punto di partenza per interventi mirati”.