219 milioni di euro per 17 regioni italiane destinati ai progetti di edilizia residenziale sociale. Nella seduta di giovedì scorso, la Conferenza Unificata ha dato il via libera al decreto interministeriale, proposto dalla ministra Paola De Micheli, che prevede l’erogazione delle risorse per i progetti ammessi al finanziamento.
Con questo provvedimento la ministra De Micheli rende effettivamente disponibili risorse già stanziate da alcuni anni e sinora non utilizzate.
Si tratta di fondi previsti dalla Legge 457/1978 e assegnati alle Regioni con diverse delibere CIPE negli anni 1978, 1979, 1982, 1985, e poi nel 1994 e 1995. Con le prime delibere di fine anni ‘70, il CIPE ha definito gli indirizzi programmatici per l’utilizzo delle risorse.
Poi, nel 2017, il CIPE ha aggiornato gli indirizzi programmatici per l’utilizzo delle risorse finanziarie residue giacenti sul fondo gestito da Cassa Depositi e prestiti, destinando 250 milioni di euro alla realizzazione del programma integrato di edilizia residenziale sociale sovvenzionata e agevolata.
Il DM 4 luglio 2019, approvato dalla Conferenza Unificata nel giugno 2019 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale nell’agosto 2019 ha ripartito i fondi tra le Regioni. Dopo l’emanazione di quel DM, il Ministero ha portato avanti la procedura chiedendo alle Regioni di proporre gli interventi da realizzare; nei mesi successivi le Regioni hanno consegnato proposte per complessivi 219 milioni di euro, sui 250 milioni del Fondo.
I 219 milioni di euro sono così ripartiti tra le Regioni:
- Lombardia – 47,7 milioni di euro;
- Sicilia – 22,5 milioni di euro;
- Lazio – 21,4 milioni di euro;
- Piemonte – 20,9 milioni di euro;
- Emilia Romagna – 20,8 milioni di euro;
- Toscana – 17 milioni di euro;
- Veneto – 16 milioni di euro;
- Puglia – 14 milioni di euro;
- Liguria – 7,5 milioni di euro;
- Calabria – 7,4 milioni di euro;
- Friuli Venezia Giulia – 6 milioni di euro;
- Sardegna – 5,8 milioni di euro.
- Marche – 4,8 milioni di euro;
- Abruzzo – 3,2 milioni di euro;
- Basilicata – 2,4 milioni di euro;
- Molise – 617 mila euro;
- Valle D’Aosta – 450 mila euro;
Si tratta di progetti di rigenerazione urbana – spiega il Ministero – che dovranno garantire un alto livello di efficientamento energetico. Ogni progetto, per il quale è stata accertata e comunicata la fattibilità tecnica ed economica, sarà condiviso dagli enti locali preposti attraverso un accordo di programma che ne stabilirà i tempi di realizzazione, le rispettive fasi attuative e di collaudo.
Le Regioni avranno il compito di vigilare sul rispetto dei tempi di attuazione di ciascun intervento approvato e sul rispetto delle previsioni di spesa. “Con queste risorse sarà possibile realizzare interventi strutturali che serviranno a riqualificare e riorganizzare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, ma anche – ha affermato la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli – a rendere maggiormente funzionali aree, spazi e immobili pubblici, e a migliorare l’accessibilità e la sicurezza dei luoghi e delle infrastrutture urbane”.