venerdì 27 Dicembre 2024
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Superbonus fino al 2023 e bonus unico sulla casa: le richieste del Parlamento per il PNNR

Rafforzare i bonus fiscali per la riqualificazione energetica ed edilizia degli immobili, estendere la platea dei beneficiari e semplificare le procedure per avviare i lavori non solo attraverso la revisione del Testo Unico dell’edilizia, ma anche creando un portale unico per la cessione del credito. Sono le proposte formulate dal Parlamento nell’ambito del Programma nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). L’obiettivo delle richieste è, da una parte, aprire il maggior numero di cantieri e riqualificare il patrimonio edilizio esistente, dall’altra far sì che la fruizione delle detrazioni fiscali sia semplice ed immediata.

Sia la Camera sia il Senato si sono espressi sul PNRR messo a punto dal Governo Conte. Nel frattempo, il Governo guidato da Mario Draghi sta redigendo la nuova versione del PNRR, nonché le norme che, modificando e semplificando le regole esistenti, dovrebbero spianare la strada agli obiettivi di rilancio economico e sostenibilità ambientale.

Draghi, intervenuto ieri in Conferenza Unificata, ha affermato che il nuovo PNRR sarà in continuità col precedente solo in alcune aree di intervento. Nel nuovo PNRR ci saranno “interventi robusti sul piano degli snellimenti procedurali e delle semplificazioni”. Draghi ha dichiarato che intende intervenire sul Codice Appalti, ma le semplificazioni potrebbero toccare anche il Testo unico dell’edilizia. Il provvedimento potrebbe arrivare la prossima settimana e dopo la sua diffusione si capirà in quale misura le nuove procedure agili avranno effetto sul sistema delle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione edilizia ed energetica.

La Camera e il Senato hanno chiesto che il Superbonus 110% venga prorogato fino al 31 dicembre 2023 per tutti i lavori. Al momento, lo ricordiamo, sono in vigore scadenze differenziate:

  • 30 giugno 2022 per tutti i lavori;
  • 31 dicembre 2022 per i condomìni che a giugno 2022 abbiano concluso almeno il 60% dei lavori;
  • 30 giugno 2023 per gli ex-IACP che al 31 dicembre 2022 abbiano concluso almeno il 60% dei lavori.

Secondo il Senato, per facilitare l’immissione anche di capitale e risparmio privato bisognerebbe razionalizzare e stabilizzare tutti gli altri bonus esistenti per le ristrutturazioni e per l’efficientamento energetico degli edifici.

In quest’ottica, ecobonus, bonus ristrutturazioni, bonus mobili, sismabonus, bonus verde, bonus facciate, bonus idrico e bonus colonnine avrebbero un’unica aliquota al 75% e tempi di rimborso in 5 anni.

Il Superbonus, oggi riservato ai privati, secondo il Parlamento dovrebbe essere esteso ad alberghi, aziende agricole e agrituristiche. Il Senato ha sottolineato l’esigenza di includere gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni, privilegiando il settore alberghiero e le PMI tra i comparti in difficoltà.

Sia la Camera che il Senato ritengono che per le strutture ricettive e di ristorazione dovrebbe essere previsto un piano di efficientamento energetico. Secondo il Senato, inoltre, la svolta green dovrebbe essere attuata non solo con l’estensione del Superbonus, ma anche, in alternativa, prevedendo finanziamenti a fondo perduto.

Il Senato suggerisce anche che gli interventi di riqualificazione e messa in sicurezza agevolati dovrebbero riguardare il patrimonio immobiliare pubblico, in particolare quello dell’edilizia residenziale pubblica, sociosanitario, scolastico, della giustizia e dell’im­piantistica sportiva.

Il Senato ha chiesto che sconto in fattura e cessione del credito diventino strutturali. Per facilitare queste operazioni, propone l’implementazione di un’infrastruttura digitale che garantisca la certificazione dei crediti d’imposta e la loro circolazione tra gli operatori come mezzi di pagamento di beni e servizi, anche al fine di immettere una grande capacità finanziaria nel sistema economico senza alimentare debito.

Secondo il Senato sarebbe inoltre utile creare un portale unico in cui i contribuenti e professionisti possano effettuare tutte le comunicazioni necessarie e approvare appositi formulari cui i professionisti possano far riferimento.
Per il decollo del Superbonus, la Camera ha proposto una serie di semplificazioni in materia di:

  • verifica preventiva della conformità urbanistica;
  • interventi sugli edifici ubicati nei centri storici;
  • accelerazione dei tempi di recupero del credito.

Per la sicurezza sismica dell’edilizia residenziale privata, il Senato ritiene che vadano incentivate le progettazioni che adoperano le analisi fondate sui terremoti di progetto con probabilità di ricorrenza del 2% in 50 anni (tempo di ritorno di 2.475 anni), rispetto a quanto attualmente previsto dalle vigenti Norme tecniche delle costruzioni (NTC-2018), che adoperano terremoti di progetto con una probabilità di ricorrenza del 10% in 50 anni (tempo di ritorno di 475 anni).

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