Dalle analisi condotte dall’ufficio studi del Gruppo Tecnocasa emerge che la ricerca di spazi esterni o di metrature più ampie, così come il ricorso importante allo smart working, hanno fatto valutare l’acquisto in località semicentrali e periferiche, in particolare in alcune grandi città.
A Milano, Napoli, Bari e Verona le zone periferiche hanno messo a segno una performance migliore rispetto alle aree centrali e semicentrali perché hanno attirato acquirenti grazie ai prezzi più competitivi e accessibili.
L’analisi sui dieci anni evidenzia che nelle zone centrali gli immobili hanno perso il 13,8% del loro valore, in quelle semicentrali il 29,8% mentre in quelle periferiche il 34,2%. La migliore performance spetta al centro di Firenze che nell’arco temporale considerato ha visto un aumento del 17,9%, seguito dal centro di Milano con un aumento del 12,9% e da quello di Verona con un aumento dell’1,9%.
Gli immobili delle zone periferiche sono stati maggiormente penalizzati a Genova (-56,5%) e a Bari (-45,8%) dove si è fatta sentire la presenza di soluzioni spesso di tipologia popolare.