Seconda ondata di commissari in un nuovo decreto sottoposto al parere del Parlamento. Le grandi opere da realizzare (e velocizzare) sono diventate 101 grazie alle deroghe e ai poteri straordinari. La notizia è che però non tutti i fondi necessari a realizzare le 101 opere commissariate sono subito disponibili.
Tra prima e seconda lista, si è arrivati a 42 diversi Commissari che, dovranno occuparsi di 101 opere, con un impegno totale di 96 miliardi, benché permanga l’incognita-gare.
Vi sono opere e progetti che per la loro natura devono essere suddivisi in lotti riguardando interventi manutentivi e/o di implementazione delle infrastrutture esistenti, come ad esempio l’ammodernamento della E45 o la “strada dei due mari Fano – Grosseto”.
Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, in audizione presso le Commissione riunite Ambiente e Trasporti alla Camera ha dichiarato: «Nella prima fase sono state individuate 57 opere con la nomina di 29 commissari straordinari. Con l’elenco delle opere proposte si chiude la seconda fase che prevede l’adozione di uno o più dpcm per individuare gli interventi e disporre la nomina dei commissari. A tal riguardo sono state individuate ulteriori 44 opere e 13 commissari.
Alcune opere non hanno trovato sede nello schema di decreto in quanto non coerenti con i criteri proposti. Per il corridoio tirrenico e la messa in sicurezza della E45 e per i ponti sul Po il governo si impegna a definire interventi di natura normativa volti a superare le eventuali criticità. Per la rete viaria della Sardegna e le opere di accesso agli eventi delle Olimpiadi Milano-Cortina la normativa vigente prevede di procedere al loro commissariamento diretto senza il passaggio preliminare alle camere. Per la rete viaria della Sardegna è in corso l’individuazione degli interventi e del commissario. Per le olimpiadi si procederà alla costituzione della società e poi con dpcm al commissariamento degli interventi.
Le 44 opere sottoposte all’attenzione del parlamento riguardano 18 interventi stradali per 4,2 miliardi, 15 opere per ferrovie per 6,9 miliardi, due per il trasporto rapido di massa per 1,8 miliardi, e 9 interventi per la sicurezza per 241 milioni. Complessivamente tra primo e secondo intervento sono 101 le opere che sono state attivate, con una incidenza al nord di 28 opere per 28,7 miliardi, al centro di 29 opere per 27,1 miliardi e al sud 44 interventi per 40 miliardi per un totale di 96 miliardi».