È destinato alla manutenzione e al restauro degli immobili di interesse storico e artistico vincolati il nuovo credito d’imposta istituito dal disegno di legge Sostegni-bis, approvato dalla Camera dei Deputati. Il nuovo bonus sarà finanziato con un Fondo che per il momento può contare su una dotazione di 2 milioni di euro.
Bonus 50% per manutenzione e restauro immobili storici
Alle persone fisiche, che detengono, al di fuori dell’esercizio di impresa, gli immobili di interesse storico e artistico, tutelati ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. 42/2004), sarà riconosciuto un credito di imposta per le spese sostenute nel 2021 e nel 2022 per la manutenzione, la protezione ed il restauro di tali immobili.
Il credito di imposta sarà riconosciuto nella misura massima del 50%, fino ad un importo massimo di 100mila euro, e sarà utilizzabile in compensazione. L’agevolazione non potrà essere cumulata con altri contributi o finanziamenti, né con la detrazione del 22%, prevista dal Testo unico sulle imposte sui redditi (DPR 917/1986), per le spese sostenute dei soggetti obbligati alla manutenzione, protezione e restauro dei beni vincolati.
La misura sembra molto simile al bonus ristrutturazioni, che però consiste in una detrazione fiscale da ripartire in 10 anni. Il bonus restauro potrebbe quindi risultare più conveniente per chi può utilizzare tale credito in compensazione. Ad ogni modo, il funzionamento del nuovo bonus sarà chiarito con un decreto attuativo del Ministero della Cultura, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.
Bonus 50% manutenzione immobili storici e cessione del credito
Il disegno di legge prevede che i beneficiari del credito di imposta possano scegliere tra l’utilizzo diretto del credito e la cessione, anche parziale, ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
Bonus 50%, in arrivo il Fondo da 2 milioni di euro
Per far fronte agli oneri della misura, presso il Ministero della Cultura sarà istituito un Fondo con una dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022. Le risorse sembrano abbastanza scarse se paragonate all’alto numero di edifici tutelati presenti in Italia.
Il decreto attuativo del Ministro della cultura stabilirà i criteri e le modalità di gestione e di funzionamento del Fondo, nonché le procedure per l’accesso alle sue risorse.