Gli interventi di efficientamento energetico e messa in sicurezza antisismica hanno movimentato investimenti per circa 7,5 miliardi di euro. Lo rilevano i dati diffusi dall’Enea, che fotografano la situazione al 30 settembre 2021.
Dai dati emerge che sono state presentate 46.195 asseverazioni ed è stato completato il 68,2% dei lavori. Sul totale, sono stati aperti 6406 cantieri in condominio, 23.654 negli edifici unifamiliari e 16.135 nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
L’investimento medio dei lavori in condominio ammonta a circa 558mila euro, quello relativo agli interventi negli edifici unifamiliari a 102mila euro e quello per i lavori nelle unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
I cantieri aperti in condominio sono fino ad ora 938 in Lombardia, 635 in Campania e 622 in Emilia-Romagna.
“L’impatto del Superbonus sull’economia – è il commento del presidente di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi – è già di enorme rilevanza: sono non meno di 180mila gli operai assunti per dar corso ai lavori finanziati col Superbonus nei 25mila cantieri aperti. Questo tralasciando gli aspetti, pur non secondari, legati all’impatto dei lavori sulla sicurezza, sul consumo energetico ma anche sull’aspetto estetico delle nostre città”.
Purtroppo, la crisi delle materie prime sta determinando difficoltà anche per questa tipologia di interventi. Federcepicostruzioni ha in fase di conclusione accordo con primarie realtà del settore, per supportare le imprese in difficoltà nel reperimento di alcuni materiali.
LA SITUAZIONE IN CAMPANIA
In Campania il SuperEcobonus ha attivato investimenti ammessi a detrazione per 627.491.269,59 euro: un dato che piazza la regione al quarto posto nella graduatoria nazionale, dopo Lombardia (1.127.015.061,40), Lazio (746.540.524,43) e Veneto (731.515.962,36). Purtroppo, però, ritardi e inefficienze di varia natura frenano l’avvio dei lavori e l’impatto degli interventi sulla sicurezza e sul consumo energetico degli edifici: i lavori realizzati, infatti, non superano la percentuale del 62,7%, quasi sei punti percentuali meno della media nazionale. Un dato che piazza la regione tra le tre peggiori in Italia per interventi completati, dopo Trentino-Alto Adige (61,5%) e Liguria (62,6%).
Le difficoltà in Campania – a riprova delle cause e delle responsabilità – investono sia condomini che edifici unifamiliari: i primi, infatti, si fermano al 56,8% (quasi quattro punti meno della media nazionale); i secondi al 74,1 (due punti in meno).
Eppure, la propensione ad investire è stata in Campania sensibilmente superiore alla media nazionale, soprattutto nei condomini. L’investimento medio nei condomini è stato infatti di 591.894,33 (quinta regione in Italia, 34mila euro più del dato medio nazionale), mentre quello negli edifici unifamiliari di 102.188,48 (duecento euro in più della media-Italia).
“I dati testimoniano ancora una volta – è il commento del presidente di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi – l’imprescindibile necessità di intervenire in maniera energica e risoluta su una macchina burocratica e amministrativa, che condiziona sempre più pesantemente l’economia. Ad una mole di investimenti addirittura superiore al dato medio nazionale, nonostante il momento di estrema difficoltà per i l post-pandemia, si risponde frenando investimenti e quindi lavoro e occupazione. Ad agosto è stato introdotto il modello CILAS ed è stato previsto che i tecnici non debbano asseverare lo stato legittimo dell’immobile: evidentemente questo ancora non è bastato, se è vero che i ritardi maggiori investono tutte le cinque regioni del Mezzogiorno, mentre quelli più confortanti – e riteniamo non sia affatto un caso – investano quelle regioni: Lombardia, Umbria, Veneto – che hanno avviato i più interessanti e innovativi interventi di riforma della macchina amministrativa.
Di enorme importante è la proroga del Superbonus, recentemente deliberata, che consentirà un orizzonte temporale più lungo, soprattutto per i condomini, per i quali l’iter passa per delibere assembleari non sempre agevoli. Ma questa proroga – conclude il presidente Lombardi -, potrebbe rivelarsi del tutto vana se, come purtroppo accade con sistematicità, ogni progetto e ogni investimento è destinato ad arenarsi nei meandri della malapolitica e della mala burocrazia”.