Sospensione dell’attività, multe e divieto di partecipazione alle gare d’appalto per le imprese con il 10% dei lavoratori impiegati in modo irregolare. Lo prevede la bozza di decreto fiscale, approvato dal Consiglio dei Ministri di venerdì.
La bozza di decreto abbassa dal 20% al 10% la quota di lavoratori irregolari che, se scoperti dall’ispettorato del lavoro durante un’ispezione, fa scattare la sospensione dell’attività.
È prevista la sospensione anche in presenza di gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro, che saranno individuate con un decreto del Ministero del Lavoro.
Fino all’adozione del decreto, le violazioni che fanno scattare il provvedimento di sospensione sono indicate nell’Allegato I alla bozza di decreto. Si tratta della:
– Mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi;
– Mancata elaborazione del Piano di Emergenza ed evacuazione;
– Mancata formazione ed addestramento;
– Mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione e nomina del relativo responsabile;
– Mancata elaborazione piano operativo di sicurezza (POS);
– Mancata fornitura del dispositivo di protezione individuale contro le cadute dall’alto;
– Mancanza di protezioni verso il vuoto;
– Mancata applicazione delle armature di sostegno, fatte salve le prescrizioni desumibili dalla relazione tecnica di consistenza del terreno;
– Lavori in prossimità di linee elettriche in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi;
– Presenza di conduttori nudi in tensione in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi;
– Mancanza protezione contro i contatti diretti ed indiretti (impianto di terra, interruttore magnetotermico, interruttore differenziale);
– Omessa vigilanza in ordine alla rimozione o modifica dei dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo.
La bozza del decreto prevede che per tutto il periodo della sospensione all’impresa irregolare possa essere vietata la contrattazione con la Pubblica Amministrazione. Questo significa che l’impresa che impiega lavoratori irregolari o commette violazioni in materia di sicurezza può vedersi negata la partecipazione alle gare d’appalto.
In tal caso è prevista una segnalazione all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) e al Ministero delle Infrastrutture.
Perché le novità diventino operative, i contenuti del decreto devono ora affrontare il passaggio in Parlamento per la conversione in legge.