Dopo l’entrata in vigore del Decreto Semplificazioni PNRR, che ha innalzato la soglia per gli affidamenti diretti a 139.000 euro, le gare di progettazione sono calate drasticamente.
Lo denuncia l’Oice, l’Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-economica, riferendo che negli ultimi mesi giugno-settembre, rispetto ai quattro mesi precedenti, i bandi sono scesi del 51,6% in numero e del 20,2% in valore e sono diminuiti di oltre un terzo (da 373 a 242) anche le gare UE (oltre 214.000 euro), evidentemente frazionate per evitare la gara.
“Spariscono dal mercato quasi 70 milioni di progettazione in quattro mesi – afferma Oice – e quasi si annullano le procedure negoziate nazionali con invito a 5 offerenti: da 541 a 36, anche se in molti casi anche sotto i 139.000 si chiedono almeno 5 offerte.
A settembre gli avvisi per manifestazioni di interesse relative a incarichi per progettazione sotto la soglia dei 140.000 euro sono stati 111, il 66,9% del totale, con un valore stimato in 6,2 milioni di euro, pari al 12,8% del valore totale”.
“I dati di settembre – commenta il presidente dell’Oice, Gabriele Scicolone a corredo dei dati dell’Osservatorio Oice/Informatel – rafforzano le nostre preoccupazioni per gli effetti del decreto 77/2021 sulle semplificazioni; l’innalzamento del tetto per gli affidamenti diretti da 75.000 a 139.000 euro in quattro mesi ha ridotto di oltre il 50% il numero dei bandi e ha fatto sparire dal mercato quasi 70 milioni di progettazione che avrebbero contribuito ad alimentare un mercato che comunque aveva tenuto negli ultimi due anni. A questo elemento generale si aggiungono le preoccupazioni per la scarsa trasparenza degli affidamenti in questa fascia, sulla quale ci auguriamo che si appunti la vigilanza dell’Anac soprattutto per l’attuazione del principio di rotazione”.
“A questo punto – prosegue Scicolone – diventano essenziali per il nostro settore due cose: in primo luogo prevedere la proroga a tutto il 2023 della disciplina del superbonus, che sta trainando positivamente il mercato privato con quasi 10 miliardi di investimenti stimati per il 2021; in secondo luogo si deve monitorare con attenzione l’attuazione delle procedure del PNRR a livello di soggetti attuatori perché la sensazione che abbiamo è che il personale che si sta assumendo sarà difficile che possa supportare validamente gli uffici tecnici chiamati al superlavoro previsto dal Piano. Si pensi anche transitoriamente al ricorso strutturato a supporti di project management esterni che potrebbero rappresentare un’occasione anche per formare le nuove leve”.
Tornando ai dati dell’Osservatorio che riguardano la sola progettazione, Oice rileva che a settembre sono stati pubblicati 166 bandi per 48,7 milioni di euro, che rispetto ad agosto crescono del 4,4% in numero ma calano del 2,2% in valore; rispetto a settembre 2020 le gare crescono dello 0,6% in numero e dell’84,1% in valore.
Le gare pubblicate sulla gazzetta europea sono state 51, in una di queste, con un valore di 370.000 euro, il criterio di aggiudicazione scelto è il massimo ribasso. Gli accordi quadro sono stati 14, l’8,43% del totale, con un valore di 22,4 milioni di euro, il 45,9% del valore totale messo in gara.
Nei primi nove mesi del 2021 sono stati pubblicati per servizi di sola progettazione 2.719 bandi con un valore di 663,8 milioni di euro, +20,8% in numero e +18,0% in valore sull’analogo periodo del 2020. Il valore raccolto nei nove mesi del 2021 è in gran parte dovuto alle gare sottosoglia il cui valore cresce del 58,1%, mentre le gare sopra soglia crescono solo del 9,9%. Gli accordi quadro sono stati 82, il 3,02% del totale, per un valore di 194,7 milioni di euro, il 29,3% del totale.
Il mercato di tutti i servizi di architettura e ingegneria subisce un rallentamento, più marcato di quello della sola progettazione, infatti, nel mese di settembre le gare sono state 323, con un valore di 106,8 milioni di euro, rispetto ad agosto si rilevano incrementi del 17,5% nel numero e dell’1,0% nel valore; il confronto con settembre 2020 vede il numero scendere del 22,4% e il valore salire del 3,0%. Nel mese di settembre gli accordi quadro sono stati 29, per un valore di 31,4 milioni di euro, al netto degli accordi quadro il risultato su agosto 2020 sarebbe ancora più negativo: -29,3% nel numero e -27,3% nel valore.
Ancora in attivo i dati aggregati dell’anno, infatti nei nove mesi 4.714 gare per un valore di 1.547,1 milioni di euro, con una crescita del 3,7% nel numero e del 2,8% nel valore. Sono ancora i bandi sottosoglia, +2,4% nel numero e +45,0% nel valore, a sostenere il mercato, mentre i bandi sopra soglia sono positivi nel numero, +7,9%, ma calano nel valore, -5,3%.
I bandi per appalti integrati rilevati nel mese di settembre sono stati 40, con valore complessivo dei lavori di 1.027,7 milioni di euro e con un importo dei servizi stimato in 36,3 milioni di euro. Rispetto al mese di settembre 2020, il numero è sceso del 16,7% e il valore è salito del 91,8%. Dei 40 bandi 26 hanno riguardato i settori ordinari, per 14,2 milioni di euro di servizi, e 14 i settori speciali, per 22,1 milioni di euro di servizi.
Nei nove mesi dell’anno sono stati pubblicati 413 appalti integrati, con un valore complessivo di 5.424,4 milioni di euro, +31,1% in numero e 40,1% in valore sui nove mesi del 2020; il valore complessivo dei servizi di architettura e ingegneria compreso è di 141,3 milioni di euro, e crescono del 69,8% rispetto ai primi nove mesi del 2020.