“Ė punitiva la norma contenuta nell’art. 8 del disegno di Legge di Bilancio che consentirebbe di accedere al Superbonus 110%, a partire dal 2022, ai soli proprietari di villette e unità unifamiliari il cui Isee non superi i 25.000 euro annui. Questa misura non tiene conto del fatto che questa tipologia di edifici è soprattutto diffusa nelle periferie delle nostre città che necessitano, più di altri contesti, di interventi di rigenerazione, ma non solo: gli edifici non superiori a quattro unità abitative a proprietà unica, anche questi esclusi, rappresentano una parte consistente dei piccoli e medi centri storici del nostro Paese, un patrimonio edilizio, quindi, che ha bisogno di cure e di interventi di recupero e di messa in sicurezza. Ci auguriamo che il Parlamento in sede di approvazione del provvedimento introduca i necessari correttivi. Ci impegniamo fin da subito a predisporre un testo di emendamenti per modificare l’art. 8 del Disegno di Legge”.
Lo ha dichiarato Francesco Miceli, presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
“Se, da una parte, è condivisibile che il Governo intenda mettere a sistema le varie tipologie di bonus indicando orizzonti certi per i cittadini e per i professionisti, nel medio termine, dall’altra non sembra manifestarsi la volontà di misure efficaci nel campo della rigenerazione urbana ed energetica di un patrimonio esteso che costituisce una parte importante del sistema urbano delle città, quella che ha maggiore bisogno di politiche rigenerative. Abbiamo più volte indicato la necessità di far divenire il superbonus un sistema strutturale, un motore del processo di rinascita delle nostre città coniugando interventi di riqualificazione urbana con le politiche di miglioramento energetico e di valore ambientale. Il Superbonus non deve essere una mera operazione economica e fiscale, ma un processo integrato nelle politiche urbane”.
Relativamente alle norme per l’attuazione del Pnrr il Consiglio Nazionale ritiene, invece, positiva la decisione di indire un maxi concorso di progettazione, bandito dal Ministero dell’Istruzione, per realizzare scuole innovative. Riguarderà un piano di sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica. Ai vincitori del concorso sarà corrisposto un premio e affidata la realizzazione dei successivi livelli di progettazione nonché la direzione dei lavori.
“Ė importante rilevare che il concorso di progettazione, in questo caso, diventa strumento chiave, fondamentale ed irrinunciabile per consentire il miglior utilizzo delle risorse e la qualità delle realizzazioni del Pnrr. Esattamente quanto chiedevamo da tempo. E’ apprezzabile, la scelta del concorso di progettazione ed è questa la posizione sostenuta dagli architetti italiani”