Bonus edilizi: cambiano le modalità per usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito. Il Decreto cosiddetto “Antifrode” (DL n. 157/2021) ha introdotto infatti l’obbligo del visto di conformità e l’asseverazione della congruità delle spese per i contribuenti che intendono avvalersi di una delle due opzioni relative agli interventi di efficientamento energetico e recupero del patrimonio edilizio agevolati con ecobonus, bonus ristrutturazioni, sismabonus o bonus facciate.
I nuovi adempimenti, già in vigore dal 12 novembre scorso, bilanciano la proroga delle due opzioni e tentano di arginare i fenomeni di evasione denunciati dall’Agenzia delle Entrate. Per comunicare la scelta di una delle due opzioni, devono essere utilizzati i nuovi modelli diffusi dall’Agenzia.
Secondo le attuali regole, è possibile scegliere entro il 31 dicembre se fruire dello sconto in fattura o della cessione del credito. Il disegno di legge di Bilancio per il 2022 ha prorogato le scadenze dei bonus edilizi, ma in un primo momento ha ipotizzato di non prorogare anche facoltà di scelta tra sconto in fattura e cessione del credito.
L’intenzione iniziale del Governo era di consentire solo la fruizione diretta dei bonus come detrazione Irpef o Ires. A fronte delle numerose richieste degli operatori, il Governo ha poi cambiato rotta e, come emerge dal testo aggiornato del Ddl di Bilancio 2022, saranno prorogate anche le due opzioni.
Il visto di conformità attesta la presenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione. I soggetti che lo rilasciano (dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali, consulenti del lavoro ed esperti iscritti alle Camere di Commercio) verificano la presenza delle asseverazioni e delle attestazioni rilasciate dai professionisti tecnici incaricati. Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili, insieme alla Fondazione Nazionale dei Commercialisti, lo scorso aprile ha messo a punto la check list per ottenere il visto di conformità. Lo scorso marzo, la Direzione regionale del Molise dell’Agenzia delle Entrate ha elaborato la guida sul visto di conformità, riservata ai professionisti.
L’asseverazione della congruità delle spese attesta che le spese sostenute sono adeguate alla tipologia degli interventi realizzati e ai risultati raggiunti. L’asseverazione è rilasciata da un tecnico sulla base del DM Requisiti tecnici e massimali di costo e di un nuovo decreto del Mite, che definirà i valori massimi per alcune categorie di beni.
Chi, invece di usufruire della detrazione Irpef o Ires, sceglie lo sconto in fattura o la cessione del credito per gli interventi di efficientamento energetico, deve acquisire il visto di conformità e l’asseverazione della congruità delle spese (come pure chi sceglie lo sconto in fattura o la cessione del credito, in alternativa alla detrazione Irpef per il recupero edilizio degli immobili).
Idem per chi realizza lavori antisismici e sceglie lo sconto in fattura o la cessione del credito, alternativa alla detrazione Irpef o Ires.
I contribuenti che, in caso di lavori di recupero e restauro delle facciate degli edifici in zona A e B, optano per lo sconto in fattura o la cessione del credito, devono acquisire il visto di conformità e l’asseverazione della congruità delle spese. Il bonus facciate, lo ricordiamo, sarà prorogato fino al 31 dicembre 2022 con aliquota al 60%.
Bonus edilizi: i nuovi obblighi per visto di conformità e congruità delle spese
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