La mancata proroga delle moratorie sui prestiti, introdotte dall’art. 56 del DL Cura Italia (e differiti da giugno al 31 dicembre scorso dal DL Sostegni-bis), mette a rischio default migliaia di imprese del settore edile.
“Il quadro economico complessivo conseguente agli effetti della pandemia – commenta il presidente di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi – non è affatto migliorato rispetto al contesto che indusse ad introdurre questo importante strumento, che ha garantito una boccata d’ossigeno a tantissime imprese. Si assiste, anzi, ad un complessivo peggioramento della situazione, con dati sulla diffusione dei contagi che peggiorano di giorno in giorno. Il mancato differimento del termine mette a rischio la tenuta finanziaria di migliaia di aziende, che potrebbero vedersi costrette a rientrare delle esposizioni in un quadro economico ancora pesantemente condizionato dalla pandemia”.
Federcepicostruzioni ha per questo rappresentato al Governo la necessità e l’urgenza di prorogare ulteriormente la moratoria dei finanziamenti.
I dati per provincia dei prestiti garantiti dal fondo di garanzia PMI al 27 dicembre scorso, evidenziano che i finanziamenti ammontano ad oltre 219 miliardi.
Di questi, € 27.077.840.558 riguardano moratorie di mutui e finanziamenti per i quali, al 31.12.2021 non è stato previsto il rinnovo di “Garanzia Italia” di Sace, il sistema di garanzie statali sui finanziamenti concessi dalle banche alle Imprese.
In Campania i prestiti garantiti dal Fondo di Garanzia PMI sono 173.715, per un importo complessivo finanziato che supera i 14 miliardi (€ 14.700.311.263,87) così ripartiti: Napoli (88.586 operazioni eseguite, per un importo finanziato medio di € 88.602,98; totale finanziato € 7.848.983.578,09), Salerno (40.614 operazioni; importo finanziato medio € 87.275,71; totale finanziato € 3.544.615.817,36) e Caserta (22.269 operazioni; importo finanziato medio € 77.536,43; totale finanziato € 1.726.658.770,39).
“La mancata concessione della proroga alle operazioni in moratoria – commenta ancora il presidente Lombardi – potrebbe determinare conseguenze molto gravi per tantissime aziende, con ripercussioni anche sul versante occupazionale. La pandemia, a causa delle centinaia di migliaia di contagi giornalieri che ancora si registrano quotidianamente, non permette al sistema produttivo di operare in contesti normali, ed un ritorno alla normalità oggi non è neppure prospettabile nel breve periodo. S’impone quindi un ulteriore slittamento del termine e confidiamo nella sensibilità del Governo”.
Stop alle moratorie sui prestiti, Federcepicostruzioni scrive al Governo: migliaia di imprese a rischio
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