domenica 24 Novembre 2024
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Centro Italia, al via la ricostruzione di 39 caserme

La Struttura per la Progettazione di beni ed edifici pubblici dell’Agenzia del Demanio progetterà 39 interventi su caserme e strutture demaniali da ricostruire in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Lo hanno deciso il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016, Giovanni Legnini e il Direttore della Struttura, Filippo Salucci, con una convenzione firmata ieri.
I 39 interventi per i quali la Struttura si occuperà della progettazione e del monitoraggio sono quelli indicati dall’Ordinanza speciale in deroga 27 firmata il 14 ottobre 2021 dal Commissario Legnini.
Gli edifici finanziati dall’Ordinanza, che sono soprattutto caserme danneggiate dal sisma, si trovano nei comuni di Camerino, Arquata del Tronto, Montegallo, Fiastra, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Visso, Castelsantangelo Sul Nera, Ussita, Ascoli Piceno, San Severino Marche, Montemonaco, Castignano, Tolentino, Accumoli, Amatrice, Cittaducale, Rieti, Fiuminata, Norcia, Sant’Anatolia di Narco, Spoleto, Cerreto di Spoleto, Montereale, Sulmona, Teramo e Castelli.
La Struttura per la Progettazione dell’Agenzia Demanio si occuperà delle fasi preliminari, di project management, di supporto tecnico e monitoraggio della maggior parte degli interventi, 39 su un totale di 41 (dei restanti 2 si occuperà l’Arma dei Carabinieri), con l’obiettivo di rendere il processo più snello e coordinato possibile, garantendo allo stesso tempo i più alti standard di sicurezza sismica ed efficienza energetica degli edifici da realizzare o riparare, che in alcuni casi rivestono oltre al ruolo strategico, anche un particolare valore architettonico-artistico.

“Si tratta di un’ordinanza importante e innovativa – ricorda il Commissario Legnini – sia per le procedure introdotte sia per l’impatto che avrà sul territorio, dato che questi presidi sono fondamentali non solo per le forze dell’ordine che così ritroveranno delle sedi nuove, sicure ed efficienti dal punto energetico, ma anche per le comunità a cui restituiamo luoghi strategici per la sicurezza e che spesso fanno parte anche del bagaglio identitario del paesaggio cittadino che il terremoto ha così radicalmente sconvolto”.

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