Nuova stretta sui bonus edilizi: dal prossimo 1 luglio del 2023, per beneficiare dei bonus edilizi per lavori al di sopra dei 516mila euro, bisognerà rivolgersi ad imprese che hanno la certificazione SOA, fino ad oggi necessaria alle aziende per poter partecipare ad appalti pubblici.
Lo prevede un emendamento al dl Ucraina bis, approvato dalle commissioni Industria e Finanze del Senato. Allarme delle piccole imprese, giacché le nuove disposizioni escluderebbero circa l’80% di micro e piccole imprese dal mercato della riqualificazione edilizia.
L’obbligo di richiedere la SOA scatterà dal 1 gennaio, perché da quella data le imprese dovranno dimostrare di aver fatto almeno richiesta agli enti certificatori. Dal 1 luglio dovranno invece aver ottenuto la certificazione vera e propria per poter lavorare.
Una barriera ennesima nuova barriera burocratica nella storia degli ecobonus, che esclude di fatto dai lavori di riqualificazione le imprese che non lavorano per gli appalti pubblici ed estende al settore privato un sistema pensato per i lavori pubblici, che nulla ha a che fare con la qualificazione delle imprese.