Un panorama normativo certo e semplificazioni in merito alla cessione del credito, alleggerendo le responsabilità a carico dei soggetti che acquisiscono un credito da una banca.
È il contenuto di un ordine del giorno, approvato alla Camera contestualmente al voto di fiducia sul ddl “Aiuti”, che impegna il Governo a sbloccare l’impasse che si è creato intorno alle detrazioni fiscali.
La prima parte dell’ordine del giorno, ha spiegato l’on. FI Erica Mazzetti, prima firmataria, “impegna il Governo a fornire interpretazioni certe e definitive sui contenuti delle due circolari dell’Agenzia dell’Entrate che, nella congerie normativa dei ripetuti interventi e nella mole di informazioni spesso erronee, hanno gettato nel panico gli operatori”.
Il riferimento è alle due versioni della circolare 23/E, che riassume le risposte alle istanze di interpello fornite negli ultimi mesi. La circolare tratta diversi argomenti, come le incertezze e gli escamotage che si rischiano a causa del modo in cui è scritta la normativa.
La circolare 23/E è stata corretta, ma il refuso presente nella prima versione, riguardante il Superbonus nelle unifamiliari, ha generato ulteriori dubbi tra gli operatori.
La seconda parte dell’ordine del giorno “impegna il governo a chiarire che il cessionario, qualora acquisti un credito da bonus edilizio da una banca, non debba ripetere l’attività di due diligence, poiché già esperita dall’istituto di credito con diligenza qualificata”.
Anche in questo caso, il riferimento è alla circolare 23/E, con cui l’Agenzia ha affermato che, per escludere la responsabilità del cessionario, bisogna valutare il grado di diligenza utilizzato all’atto di acquisto del credito.
In altre parole, chi acquista un credito dovrebbe verificare che il cedente abbia davvero diritto alla detrazione e non abbia commesso scorrettezze. L’ordine del giorno mira ad alleggerire gli adempimenti a carico di chi acquista un credito da una banca, dal momento che gli istituti di credito conducono verifiche approfondite.
L’ordine del giorno impegna infine il Governo a favorire la riapertura del mercato delle cessioni dei crediti d’imposta, promuovendo la stipula di uno specifico accordo tra Governo, l’Associazione bancaria italiana, la Cassa depositi e prestiti, le Poste italiane e le organizzazioni imprenditoriali.
Il Decreto Aiuti consente alle banche di cedere i crediti corrispondenti alle detrazioni fiscali a tutti i soggetti diversi da consumatori o utenti. La misura si applica alle comunicazioni della prima cessione o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° maggio 2022. Secondo gli operatori, questo limite temporale non risolve il blocco e non consente alle banche di cedere tutto lo stock di crediti accumulati.