Federcepicostruzioni lancia un allarme sull’utilizzo dei fondi europei destinati, nell’ambito del programma Next Generation Eu/Pnrr, all’edilizia scolastica: ad oggi il Ministero dell’Istruzione ha autorizzato appena il 19% degli interventi, erogato appena l’1% delle risorse e dei 30.040 interventi autorizzati soltanto 19.015, meno di due su tre, sono stati conclusi.
Il processo di gestione delle risorse finanziarie destinate all’edilizia scolastica prevede che il Ministero dell’Istruzione individui gli ambiti di intervento e assegni le risorse attraverso avvisi pubblici aperti agli enti locali proprietari degli immobili che ospitano le scuole, che sono quindi responsabili della selezione, della progettazione e della realizzazione degli interventi.
Una volta chiuso l’avviso, a seguito di valutazione e graduatoria, i singoli interventi sono infine autorizzati dal Ministero e gli enti locali possono così avviare i cantieri.
L’erogazione delle risorse e l’iter di realizzazione degli interventi procedono quindi secondo diversi step, ben definiti e verificati di volta in volta.
“Il quadro purtroppo è estremamente preoccupante – commenta il presidente di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi – anche alla luce dei rigidi cronoprogrammi imposti dall’Unione europea. Apprendiamo della volontà di procedere, segnatamente per l’area metropolitana di Napoli, destinataria di finanziamenti per circa 178 milioni, per lotti indipendenti in cui avviare procedure di affidamento con accordi quadro finalizzati ad individuare un unico operato economico di durata triennale. Ben venga qualsiasi soluzione che consenta di accelerare i tempi e non perdere queste opportunità – aggiunge il presidente Lombardi – ma è necessario ed urgente intervenire su tutte quelle situazioni e problematiche che ancora oggi frenano ogni intervento e ogni investimento. Occorre, lo impone del resto un ulteriore obiettivo strategico pure imposto dall’Unione europea nel Pnrr, fino ad oggi non adeguatamente considerato, un programma organico e strutturale di riforme che consenta di velocizzare le procedure, semplificare e sburocratizzare”.
“Queste soluzioni tampone – aggiunge ancora il presidente Lombardi – sono purtroppo destinate a lasciare inalterati i veri problemi del Paese, che risiedono proprio nella pachidermica struttura burocratica, che rallenta lavori e investimenti. Occorre coraggio per incidere su queste problematiche e rendere finalmente l’Italia un paese efficiente e competitivo, al passo con i tempi e con l’Europa”.
Federcepicostruzioni chiederà inoltre un tavolo di confronto con il neoministro per garantire il massimo supporto nella pianificazione e realizzazione degli interventi. “Vogliamo proporre – conclude Lombardi – un’idea innovativa di scuola, che trasformi gli edifici scolastici in veri e propri punti di aggregazione, ritrovo, confronto e tempo libero. Aprendosi anche a capitali privati, è possibile immaginare scuole aperte tutto il giorno e tutto l’anno, in cui i ragazzi possano ritrovarsi per formarsi e studiare, ma anche per recuperare, approfondire, confrontarsi e svagarsi con i propri coetanei. Immaginiamo scuole che diventino veri e propri centri sociali, riferimenti per i giovani, le comunità, i quartieri: risorse per tutto il territorio, aperte tutto l’anno”.
Edilizia scolastica e Pnrr, erogato appena l’1% delle risorse. Su 17,5 miliardi spesi appena 175 milioni
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