giovedì 21 Novembre 2024
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Bonus ristrutturazioni, chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate sulla data del contratto di comodato

Quando si ristruttura un immobile, ci sono delle regole da rispettare per fruire delle detrazioni fiscali. In particolare, se i lavori non vengono eseguiti dal proprietario, bisogna fare attenzione alla data del contratto con cui il committente dei lavori è entrato in possesso dell’immobile.
Un contribuente ha sottoposto un quesito alla posta di Fisco Oggi.
“Può il comodatario di un immobile usufruire delle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia se il contratto di comodato è registrato dopo l’inizio dei lavori ma prima del pagamento delle spese?”
L’Agenzia delle Entrate ha dato risposta negativa, spiegando in primo luogo che la detrazione per la realizzazione degli interventi di recupero del patrimonio edilizio spetta, oltre che al proprietario dell’immobile, anche al contribuente che detiene lo stesso sulla base di un titolo idoneo (come il comodato) e a condizione che egli sia in possesso del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario.
Tuttavia, ha aggiunto l’Agenzia, affinché il comodatario possa ottenere il bonus ristrutturazioni, è necessaria l’esistenza di un contratto di comodato regolarmente registrato al momento di avvio degli interventi di ristrutturazione (o al momento del pagamento delle spese ammesse in detrazione, se questo è precedente l’inizio dei lavori).
Se, ha concluso l’Agenzia, quando iniziano gli interventi manca un titolo di detenzione dell’immobile, risultante da un atto registrato, al detentore dello stesso immobile è precluso il diritto alla detrazione, anche se provvede alla successiva regolarizzazione.

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