Tra le opere che vanno fatte per il ministro Matteo Salvini, non ci sono solo quelle per le Olimpiadi. Lo ha dichiarato in una intervista a Il Sole 24 Ore. C’è anche il ponte di Messina, o il nuovo stadio di Inter a Milan. «Per quanto riguarda il ponte c’è sì una penale da pagare con Webuild, non abbiamo certo a disposizione un miliardo, ma stiamo studiando un accordo per pagarla senza oneri per lo Stato. Finalmente faremo il ponte a campata più lungo del mondo, che eviterà l’inquinamento dei traghetti, supererà una perdita di competitività quantificabile in 6 miliardi all’anno di maggiori costi per le imprese e darà un messaggio forte di ciò che questo paese può fare».
Per quanto riguarda la realizzazione del nuovo stadio di Milano invece Salvini sottolinea «che le società che hanno uno stadio di proprietà sono più avanti. Per me San Siro è un simbolo, ma ci vuole uno stadio nuovo. Quello vecchio rimarrebbe una cattedrale nel deserto. Vittorio Sgarbi (sottosegretario alla Cultura, ndr) non ha deleghe per dire di mantenerlo. Le sovrintendenze devono tutelare il bello, ma non oltre il buon senso».
Infine un’altra opera che aspetta da 20 anni: la Pedemontana lombarda. Salvini dice che si farà, si stanno studiando soluzioni per il pedaggio della variante di Como. «Il problema della pubblica amministrazione è che ci sarebbero anche amministratori bravissimi in pensione, ma non si possono usare. Inoltre non troviamo ingegneri, perché il Mit li paga 1.500 euro. Il materiale umano va pagato di più».