lunedì 30 Dicembre 2024
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Regole di gestione delle terre e rocce da scavo, nuovo testo entro ottobre

La legge delega accelera le procedure per il Pnrr, le attuali leggi saranno abolite e sostituite da un nuovo testo entro il mese di ottobre 2023. La delega per il cambio delle regole di gestione delle terre e rocce da scavo, già prevista dall’articolo 48 del Dl 13/2023 per l’attuazione del Pnrr, è stata confermata nella legge di conversione n. 41 del 21 aprile 2023. La previsione è attuata per lo snellimento procedurale di gestione del Piano.
La gestione attualmente in atto per le terre e rocce nei cantieri è molto complessa e fa riferimento al Dpr 120/2017 che entro il 18 ottobre dovrà essere abrogato e sostituito dal nuovo testo. Tra i nuovi criteri è stato inserito quello relativo alla semplificazione per i cantieri di piccole dimensioni per i quali è attesa una produzione di terre e rocce non superiore a mille metri cubi.
La revisione della disciplina è necessaria per «assicurare il rispetto delle tempistiche di attuazione del Pnrr per la realizzazione degli impianti, delle opere e delle infrastrutture ivi previste, nonché per la realizzazione degli impianti necessari a garantire la sicurezza energetica».
Il nuovo regolamento dovrà andare in direzione della semplificazione (comma 1) e affrontare temi di gestione di terre e rocce da scavo qualificate come sottoprodotti ai sensi dell’articolo 184-bis del Codice ambientale (Dlgs 152/2006), provenienti da cantieri di ogni dimensione non assoggettati a Via o ad Aia, compresi quelli per costruzione o manutenzione di reti e infrastrutture; considerare i casi di cui all’articolo 185, comma 1, lettera c), Dlgs 152/2006 che, in base alle previsioni Ue, stabiliscono l’esclusione dalla disciplina sui rifiuti «del suolo non contaminato e di altro materiale allo stato naturale escavato»; disciplinare il deposito temporaneo delle terre e delle rocce da scavo qualificate come rifiuti; utilizzare nel sito di produzione di terre e rocce da scavo escluse dalla disciplina dei rifiuti; gestire le terre e rocce da scavo nei siti contaminati sottoposti a procedura di bonifica.
Dovranno comunque essere assicurati livelli adeguati di tutela ambientale e sanitaria ed essere garantiti controlli efficaci. Sarà opportuno che il futuro regolamento detti le disposizioni intertemporali, transitorie e finali molto ragionate.

Crediti fotografici

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