Le raccomandazioni inviate nei giorni scorsi dalla Commissione europea all’Italia, nell’ambito del Pacchetto di primavera del semestre europeo, contengono importanti prescrizioni anche sul fronte dell’attuazione del Recovery Fund e delle politiche di contenimento del consumo energetico nel nostro Paese.
L’Ue chiede di “garantire una governance efficace e rafforzare la capacità amministrativa, in particolare a livello subnazionale, per consentire un’attuazione continua, rapida e costante del piano per la ripresa e la resilienza. Completare rapidamente il capitolo RepowerEu al fine di avviarne rapidamente l’attuazione. Procedere alla rapida attuazione dei programmi della politica di coesione, in stretta complementarità e sinergia con il piano per la ripresa e la resilienza”.
Nel capitolo green, l’esecutivo europeo chiede di “ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Snellire le procedure autorizzative per accelerare la produzione di energia rinnovabile aggiuntiva e sviluppare le interconnessioni elettriche per assorbirla. Aumentare la capacità di trasporto interno del gas per diversificare le importazioni di energia e rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento”.
Tra le prescrizioni più rilevanti, anche quella di “aumentare l’efficienza energetica nei settori residenziale e aziendale, attraverso regimi di incentivi più mirati, rivolti in particolare alle famiglie più vulnerabili e agli edifici con le prestazioni peggiori”.
Raccomandazioni UE/2: incentivi per l’efficientamento energetico degli edifici
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