Si è svolto ieri a Roma il III Congresso nazionale CEPI, dedicato al ruolo delle piccole e microimprese nel rilancio economico dell’Italia, che ha riconfermato per acclamazione Rolando Marciano alla presidenza della Confederazione per il prossimo quadriennio.
“Le piccole e microimprese – ha detto il riconfermato presidente Marciano – sono riuscite a restare in piedi e a resistere all’inflazione, alle tasse, alla burocrazia, all’instabilità sostenendo e tenendo insieme il paese. Chiediamo che venga diminuita la pressione fiscale sulle microimprese, chiediamo di diminuire le spese dello stato, crediamo necessario denunciare il costo degli enti inutili di cui si è smesso di parlare”.
“Migliaia di imprese dell’edilizia – ha detto il presidente nazionale di Federcepicostruzioni Antonio Lombardi nel suo intervento – sono al tracollo perché non riescono a cedere i crediti del Superbonus: è necessario che intervenga con urgenza la Cassa Depositi e Prestiti per salvare queste aziende e migliaia di posti di lavoro”.
Il presidente dei costruttori si è anche soffermato sui tempi della burocrazia e sulle risorse (europee ma non solo) che l’Italia fatica a spendere. “Entro la fine di quest’anno il nostro Paese dovrebbe spendere 58,3 miliardi. Ci sembra un obiettivo francamente difficile da raggiungere. La nostra proposta è di approfittare delle importanti opportunità offerte anche dal Pnrr, per realizzare un complessivo programma di razionalizzazione degli investimenti e di sburocratizzazione delle procedure, che oggi frenano tantissimi progetti anche della programmazione comunitario, non a caso anch’essi a rilento”.
Il presidente di Federcepicostruzioni ha proposto anche di rimodulare e riproporre il Superbonus 110%, che ha consentito di rilanciare il settore, creare occupazione, riqualificare immobili e di incidere positivamente sul rapporto deficit/PIL del nostro Paese. “Una riproposizione del Superbonus, adeguatamente sostenuta da risorse europee – ha detto – è imprescindibile anche alla luce della direttiva europea sulle cosiddette “case green”, ma anche della necessità di contenere la nostra bolletta energetica, su cui oggi l’edilizia privata incide per il 40%. Occorre riqualificare energeticamente un patrimonio edilizia vecchio, insicuro, ed energivoro. È improponibile farlo senza adeguate ed efficaci forme di sostegno come il Superbonus. Non bisogna dimenticare che questa misura ha consentito, fino al 31 maggio scorso, il risparmio di 1,1 miliardi di metri cubi di gas, e una riduzione delle emissioni di CO2, stimata in 1,4 milioni di tonnellate.
Tra gli ospiti del Congresso, il Senatore Maurizio Gasparri, l’On. Alessandro Battilocchio, l’On. Fabio Massimo Castaldo, il dottor Marco Ancora di Union Quadri, Chiara Fazio, Ivan Marinelli segretario di Aeci, Roberto Giuliano, Simone Bentrovato di Federterziario e Federico Sangue di Fonditalia.
Il presidente Lombardi al III Congresso CEPI: “Migliaia di imprese al tracollo”
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