È in fase di definizione un nuovo sistema di detrazioni per l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza antisismica degli edifici.
Se, da una parte il Governo considera il Superbonus troppo costoso, dall’altra parte è evidente che la riqualificazione energetica ed edilizia non può fermarsi. Il patrimonio immobiliare deve adeguarsi agli obiettivi di efficientamento e decarbonizzazione fissati a livello internazionale.
Già dalla stesura della prima bozza della delega fiscale, il Governo sta quindi tracciando un nuovo sistema di detrazioni fiscali.
Sul tema del nuovo Superbonus sono stati presentati due disegni di legge che ipotizzano nuove regole per le detrazioni fiscali. Uno dei ddl è targato Lega, riflette le posizioni della maggioranza e potrebbe trovare un appoggio maggiore all’interno del Governo. L’altro ddl è stato presentato dal Movimento 5 Stelle e come primo firmatario ha l’on. Agostino Santillo, uno dei sostenitori del vecchio Superbonus.
Al momento entrambi i disegni di legge sono in Parlamento da mesi e non hanno iniziato il proprio iter. È probabile che restino su un binario morto e che i contenuti del testo presentato dalla maggioranza confluiscano nella legge di Bilancio. La reale portata degli incentivi potrà infatti essere definita solo sulla base della dotazione finanziaria della legge di Bilancio. Ad ogni modo, i contenuti sono utili per capire gli argomenti su cui il Governo dovrà confrontarsi e la compatibilità delle nuove ipotesi con gli obiettivi posti a livello europeo.
L’intenzione di rivedere il sistema degli incentivi per la riqualificazione del patrimonio edilizio è presente nel disegno di legge delega fiscale e si inserisce nell’ambito di una revisione generale del sistema di tassazione personale.
Tra gli obiettivi del ddl, approvato ieri dalla Camera e ora all’esame del Senato, c’è la modifica delle deduzioni dalla base imponibile, delle detrazioni dall’imposta lorda e dei crediti d’imposta con riguardo agli obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica e della riduzione del rischio sismico del patrimonio edilizio esistente.
Il ddl sul nuovo Superbonus presentato dalla Lega scende più nello specifico e ipotizza una detrazione del 60%, dal 2024 al 2035, per gli interventi per i lavori antisismici e gli interventi di efficientamento energetico finalizzati al raggiungimento almeno della classe di prestazione energetica E dell’edificio entro il 2035 e della classe di prestazione energetica D entro il 2040.
Il ddl prevede un valore massimo della detrazione pari a 100mila euro e una ripartizione in 10 anni.
La detrazione potrebbe essere pari al 100% al ricorrere di tutte le seguenti condizioni:
– interventi realizzati sull’abitazione principale;
– interventi realizzati da contribuenti con reddito di riferimento fino a 15mila euro;
– interventi su edifici in classe G, con obbligo di raggiungere la classe E entro il 2035.
Secondo il ddl, chi rispetta queste tre condizioni potrà optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito. Sono inoltre previsti finanziamenti agevolati per gli incapienti.
Questo pacchetto di incentivi dovrebbe costare 20 milioni di euro a decorrere dal 2023, a valere sul Fondo del Mef per esigenze indifferibili istituito dalla Legge di Bilancio per il 2015.
In arrivo un nuovo Superbonus: nuovo ddl propone detrazioni dal 60 al 100%
RELATED ARTICLES