Con il Pnrr e il nuovo codice appalti record di bandi mai visti in Italia, nella pubblica amministrazione si è generato l’effetto di “svuota cassetti” prima del 30 giugno. Nuove regole che però stanno provocando in questo mese, un blocco di procedure vista la scarsità di gare promosse con il dlgs 36/2023.
Nel primo semestre del 2023 dei lavori pubblici secondo l’osservatorio Cresme Europa Servizi è stato eccezionale, da gennaio a giugno sono stati promossi 14.886 bandi per un valore di 55,103 miliardi, pari a un incremento del 46,1% per il numero e del 113,9% per i valori rispetto allo stesso periodo del 2023.
Nel mese di giugno risulta essere il più produttivo, con 4.442 procedure per 23,831 miliardi, nuovo record che va a superare quello precedente di dicembre 2022 quando erano stati prodotti 4.421 avvisi per 20,756 miliardi.
Tra gli Enti appaltanti al primo posto le amministrazioni comunali hanno conquistato con 7.780 gare (+49,6% rispetto al primo semestre 2022) per 11,716 miliardi (+259%). Seguono i gestori di reti, infrastrutture e servizi pubblici locali con 1.608 appalti (+69,8%) per 9,258 miliardi (+216%), le ferrovie con 179 bandi (+371%) per 7,889 miliardi (+159%) e l’Anas, che passa dai 101 avvisi per 80 milioni del primo semestre 2022 a 268 per 4,556 miliardi di quest’anno (rispettivamente +165% e +5.532%).
Crescita in valore a tre cifre anche per regioni (1,927 miliardi, +352%), province (1,782 miliardi, +157%) ed edilizia sanitaria (1,988 miliardi, +230%).
Il forte aumento del mercato è sicuramente stato prodotto dal Pnrr ed è dimostrato dal dato delle grandi opere: la metà dei 55 miliardi andati in gara nel 2023 riguarda i bandi oltre i 50 milioni (151, +104%) che hanno totalizzato da soli 27,884 miliardi (+111%). La crescita ha riguardato tutte le fasce d’importo (con impennate di numeri e valori tra uno e 50 milioni) a esclusione dei piccoli bandi fino a 150.000 euro ormai fuori dal radar delle pubblicazioni.
Nel primo semestre 2023 la classifica delle regioni vede in testa la Campania con 6,957 miliardi che precede la Lombardia con 6,448 miliardi, Piemonte (5,812 miliardi), Lazio (4,523 miliardi) e Puglia (4,294 miliardi).
Primo semestre 2023, appalti record generati da Pnrr e Nuovo codice appalti
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