giovedì 21 Novembre 2024
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Sblocco crediti incagliati: OK del Governo alla legge approvata dalla Basilicata

In attesa di una soluzione definitiva per lo sblocco dei crediti legati ai Bonus Edilizi, ancora incagliati, le Regioni studiano alternative valide per smuovere la situazione.
Gli enti pubblici si erano già proposti in qualità di acquirenti, in passato, ma il Governo aveva stoppato tutto con il decreto-legge n. 11 del 16 febbraio 2023 (convertito in Legge 11 aprile 2023, n. 38) che vieta alle pubbliche amministrazioni di acquisire i crediti d’imposta derivanti dai lavori soggetti a Superbonus e alle altre agevolazioni in edilizia.
La Regione Basilicata ha presentato una proposta di legge, approvata e pubblicata con l’intento di favorire la circolazione dei crediti fiscali, per l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio, promuovendo l’acquisto dei crediti da parte di enti pubblici a prevalente caratterizzazione economica e altre società partecipate.
La legge ha ottenuto l’OK del Governo. In una nota ufficiale del Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie viene infatti precisato che il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha quindi deliberato di non impugnare la legge della Regione Basilicata n. 20 del 16/07/2023.
La Basilicata è la prima regione in Italia e rappresenta un modello da replicare, il prossimo passo è quello che prevede un confronto con l’Agenzia delle Entrate per valutare gli aspetti organizzativi della fase attuativa.
La legge regionale 16 luglio 2023, n.20, recante “Circolazione dei crediti fiscali per efficientamento energetico del patrimonio edilizio” sulla proposta approvata dal Consiglio Regionale e presentata dai consiglieri Tommaso Coviello (Fratelli d’Italia), Roberto Cifarelli (Partito Democratico) e Gianni Perrino (Movimento 5 Stelle) prevede che “la Regione Basilicata e gli enti pubblici economici regionali e/o società partecipate da essa controllati intendono assumere un ruolo attivo nella gestione dei crediti fiscali derivanti da interventi di cui all’articolo 119 del Dl 34/2020 , per contribuire in maniera decisiva ad evitare il fallimento di professionisti e imprese che, dopo aver praticato lo sconto in fattura e acquisito il relativo credito fiscale, non riescono a smaltirlo per la congestione del sistema”.
“Il testo normativo – si legge in un comunicato stampa della Regione Basilicata – in linea con il Dl 11/2023 attribuisce alla Regione la facoltà di favorire per il tramite degli enti pubblici economici regionali e/o le società partecipate acquisto annuale di crediti di imposta relativi a bonus edilizi (superbonus 110 per cento, bonus facciate 90 per cento, bonus efficientamento 65 per cento, bonus ristrutturazioni 50 per cento), previa valutazione della consistenza della loro capacità di compensazione annua mediante modello F24. La peculiarità della legge è il fatto che deputati all’acquisto dei crediti incagliati possono essere solo gli enti pubblici economici regionali a prevalente caratterizzazione economica e/o società partecipate, non inclusi nell’elenco richiamato dal Dl 11/2023, per i quali è previsto il divieto”.
Coviello inoltre sottolineava: “stabilito che nell’ambito delle operazioni di trasferimento dei crediti, l’acquisto degli stessi dovrà avvenire in ogni caso a condizioni di mercato e, comunque, entro un prezzo non superiore al valore nominale del credito”.
La legge è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 42 della regione Basilicata del 21 luglio 2023 ed entra in vigore il quindicesimo giorno successivo dalla data della sua pubblicazione.
La Regione Basilicata riconosce il rilevante contributo derivante dalla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio e il carattere strategico del settore edilizio e dell’impiantistica civile promuovendo la massima diffusione degli strumenti previsti, in ambito nazionale o regionale, per il relativo sostegno.
A tal proposito, la Basilicata e gli enti pubblici economici regionali e/o società partecipate da essa controllati assumono un ruolo attivo nella circolazione dei crediti fiscali derivanti da interventi soggetti ai Bonus Edilizi, effettuati da imprese aventi sede legale ed operativa sul territorio regionale e in riferimento ad immobili ubicati sul medesimo territorio.

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