L’attività nei cantieri si contrae forse a causa dei crediti fiscali incagliati e forse anche a causa del Pnrr che non è ancora decollato, nel senso che buona parte degli interventi non sono stati ancora cantierati; confermando ogni mese un livello di produzione inferiore a quello di un anno fa. L’Istat il 21 settembre, registra per il mese di luglio il sesto calo tendenziale consecutivo.
L’indice destagionalizzato della produzione segna un decremento dell’1,6% rispetto a giugno e dell’1,1% rispetto a luglio (indice grezzo e indice corretto coincidono per l’equivalenza dei giorni lavorativi), i cali sono più bassi dal 2021.
Nel trimestre maggio-luglio 2023 il calo rispetto al precedente trimestre febbraio-aprile è del 2,5%. Se si prendono a riferimento tutti i primi sette mesi del 2023 il decremento rispetto allo stesso periodo precedente è pari a -2,3%.
«Dopo la crescita osservata a giugno – commenta l’Istat nella nota – l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni registra, a luglio, un calo congiunturale, attestandosi ai livelli più bassi da dicembre 2021». «Anche nel confronto con l’anno precedente i risultati del settore rimangono negativi – ricorda inoltre l’istituto di statistica – evidenziando, a luglio, al netto degli effetti di calendario, la sesta flessione tendenziale consecutiva».