lunedì 23 Dicembre 2024
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Superbonus e bonus edilizi, i crediti bloccati ammontano a 135 miliardi

I crediti bloccati ammontano a 135 miliardi di euro. Non è chiaro però, a quanto ammontino quelli incagliati, che non riescono ad essere utilizzati, e a quanto quelli fermi per scelta del titolare, che intende utilizzarli in un secondo momento.
Il dato è stato comunicato dalla Sottosegretaria di Stato per l’economia e le finanze, Lucia Albano, in risposta ad una interrogazione presentata dall’on. Angela Raffa, del Movimento 5 Stelle, in Commissione Finanze della Camera.
La parlamentare del M5S ha chiesto dati aggiornati sull’utilizzo in compensazione dei crediti relativi al Superbonus e agli altri bonus edilizi. La richiesta dei dati aggiornati è motivata dalla “costante opera di demonizzazione” dei bonus edilizi da parte del Governo, mentre bisogna considerare che, in base ai dati diffusi dalla Banca d’Italia, il trend delle entrate tributarie è in costante crescita. Secondo l’On. Fenu, anche lui intervenuto in Commissione, il Superbonus e i bonus edilizi non hanno inciso negativamente sul gettito.
Il Mef ha spiegato che, per quanto riguarda l’ammontare delle detrazioni anno per anno, risultano complete le informazioni relative agli anni 2020 e 2021: anni in cui le detrazioni relative al Superbonus ammontano a 16,6 miliardi di euro, quelle relative al bonus facciate a 21 miliardi. Non sono stati forniti dati sugli altri bonus.
Il Mef ha specificato che i dati relativi al 2022 non sono ancora completi perché bisogna attendere l’elaborazione delle dichiarazioni dei redditi, nelle quali viene indicata la scelta di usufruire direttamente dei bonus edilizi come detrazione Irpef. Secondo il Mef, le informazioni saranno disponibili all’inizio del 2024.
Per quanto riguarda le detrazioni cedute o fruite come sconto in fattura, e di conseguenza i crediti fermi o bloccati, i dati del Mef fotografano il periodo che va dal 15 ottobre 2020 al 14 novembre 2023 sulla base delle comunicazioni inviate all’Agenzia delle Entrate.
In questo lasso di tempo, il totale degli sconti in fattura e delle cessioni del credito dovute al Superbonus ammonta a 106 miliardi di euro, mentre quello relativo agli altri bonus edilizi a 55 miliardi di euro, con una netta prevalenza del bonus facciate per 26 miliardi di euro. Si arriva quindi ad un totale di cessioni del credito e sconti in fattura pari a 160,6 miliardi di euro.
Secondo le rilevazioni del Mef, il totale dei crediti compensati è pari a 25,5 miliardi di euro. Ci sono quindi 135 miliardi di euro di crediti fiscali fermi, in attesa di essere utilizzati.
I dati del Mef non danno una serie di informazioni che richiedono ulteriori elaborazioni.
Non è possibile sapere, rispetto al totale dei crediti inutilizzabili, a quanto ammontano i crediti bloccati, classificato come incagliati. Il Mef ha illustrato che l’Agenzia delle Entrate non conosce i motivi per cui un credito non viene ceduto a terzi. Non si può quindi stimare se si tratta di una scelta consapevole del titolare del credito fiscale o se questi non trova soggetti disponibili ad acquistarlo.
Il Mef ha poi sottolineato che non è possibile determinare con sufficiente attendibilità la capienza fiscale residua, cioè la capacità dei vari soggetti di assorbire in compensazione i bonus edilizi ai fini del pagamento dei propri debiti fiscali e contributivi, in quanto ciò dipende da caratteristiche peculiari soggettive e propensioni individuali che non sono note.
Non è infine chiara la distinzione dei crediti in base al settore economico di appartenenza del cessionario (costruzioni, bancario, assicurativo), che richiede specifiche elaborazioni piuttosto complesse in corso di completamento.

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