Il 2023 ha segnato un notevole salto storico nelle assegnazioni di lavori, raggiungendo la cifra record di 91,5 miliardi di euro, con un aumento del 54% rispetto all’anno precedente, che già si era distinto per un valore fuori scala rispetto agli anni precedenti, come riportato nell’Osservatorio del Cresme tramite la newsletter CresmeDaily.
Questo rappresenta il terzo anno consecutivo di record, se si considera che nel 2021 si erano registrati 49,2 miliardi di euro. Tuttavia, per trovare un valore più elevato bisogna tornare al 2005, quando le assegnazioni si attestavano a 24,4 miliardi di euro. Nel solo mese di ottobre, che ha segnato il picco di quest’anno record, sono stati affidati lavori per 10,8 miliardi di euro.
Il numero di appalti assegnati durante l’anno è stato di 7.404, quasi il doppio rispetto ai 3.799 dell’anno precedente. Sorprendentemente, il risultato complessivo del 2023 non è stato influenzato solo dal Pnrr.
Ad esempio, l’Anas ha assegnato lavori per un valore di 10 miliardi di euro, nonostante le strade non siano incluse nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Gli appalti integrati, la cui tipologia contrattuale è predominante nel Pnrr, ammontano a 36,6 miliardi di euro, rappresentando meno del 40% del totale. Il restante 60% delle assegnazioni consiste in appalti esclusivamente per l’esecuzione dei lavori, tra cui molti appalti comunali.
Da evidenziare anche i 17,9 miliardi di euro assegnati per opere ferroviarie, i 10,7 miliardi di euro per lavori dei gestori di reti, infrastrutture e servizi pubblici locali, e gli 11,1 miliardi di euro di appalti assegnati da gestori nazionali diversi dai trasporti (in particolare, energia).
Il dato delle assegnazioni nei comuni è molto significativo, raggiungendo i 12,9 miliardi di euro, dopo un alto numero di bandi di gara (24 miliardi di euro), confermando così un lavoro straordinario svolto dai sindaci, sia all’interno che all’esterno del Pnrr. A livello territoriale, si nota un vero e proprio boom di opere assegnate al Sud, con un totale di 37,1 miliardi di euro, contro i 16,4 miliardi di euro del Nordovest, i 14,3 miliardi di euro del Nordest e i 14,2 miliardi di euro del Centro.
In questo contesto territoriale, il Pnrr ha un peso considerevole, soprattutto a causa del vincolo del 40% degli interventi finanziati nel Mezzogiorno.
Osservatorio Cresme: nel 2023 aggiudicazioni di lavori per 91,5 miliardi (+54%)
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