La Manovra 2025 avvia un piano cruciale per la ristrutturazione energetica degli alloggi pubblici, destinando 1,381 miliardi di euro a migliorare l’efficienza energetica nell’edilizia residenziale pubblica e sociale, nonché nelle abitazioni di famiglie a basso reddito e vulnerabili. Questo intervento rientra nell’ambito dell’Investimento 17 della Missione 7 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che si inserisce nel programma REPowerEU, finalizzato a promuovere la sostenibilità energetica e a contrastare la povertà energetica.
Un Piano Strategico per la Ristrutturazione Energetica
Il piano prevede un insieme di interventi mirati a ridurre i consumi energetici e migliorare la qualità ambientale degli edifici. Le risorse stanziate, pari a 1 miliardo e 381 milioni di euro, si concentreranno su tre linee principali di azione:
1. Ristrutturazione Energetica dell’Edilizia Residenziale Pubblica: interventi volti a ottimizzare l’efficienza energetica degli alloggi pubblici.
2. Ristrutturazione Energetica dell’Edilizia Residenziale Sociale: azioni per migliorare gli edifici destinati a categorie socialmente vulnerabili.
3. Ristrutturazione Energetica dei Condomini Abitati da Famiglie a Basso Reddito: interventi che riguardano specificamente i condomini popolari e altre realtà abitative di fascia economica inferiore.
I due terzi delle risorse saranno destinati alla ristrutturazione dell’edilizia residenziale pubblica e sociale, mentre il restante terzo andrà a favore delle famiglie a basso reddito che risiedono in condomini.
Obiettivi e Condizioni di Accesso
Per accedere ai fondi, gli interventi dovranno garantire un miglioramento di almeno il 30% dell’efficienza energetica degli edifici. L’orientamento è infatti quello di ridurre significativamente il fabbisogno energetico e migliorare le prestazioni termiche degli edifici attraverso l’adozione di soluzioni innovative e sostenibili.
A disciplinare la concessione dei fondi, sarà un apposito Decreto del Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di Coesione, in concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. Il decreto stabilirà:
– le tipologie di investimenti agevolabili;
– le modalità di sostegno finanziario (sovvenzioni e prestiti agevolati);
– i destinatari del sostegno;
– i criteri di selezione dei progetti di investimento;
– le modalità e i termini di presentazione delle proposte.
Inoltre, il piano indicherà anche le modalità di erogazione dei fondi e gli eventuali limiti temporali.
Il Ruolo degli Attuatori e dei Partner finanziari
Per la gestione e l’attuazione del piano, la Manovra 2025 designa il Gestore dei Servizi Energetici (GSE Spa) come soggetto attuatore. A supporto, il progetto prevede la partecipazione di importanti enti finanziari, tra cui SACE Spa e Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che garantiranno il finanziamento delle iniziative in forma agevolata.
Un aspetto importante da sottolineare è che, come per gli altri incentivi previsti dal PNRR, anche questo piano esclude qualsiasi forma di sostegno alle attività direttamente legate ai combustibili fossili, orientandosi esclusivamente su soluzioni sostenibili e a basse emissioni di carbonio.
Una Misura per Combattere la Povertà Energetica
Il piano, che aveva visto la sua prima presentazione nel novembre 2023 da parte dell’allora Ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto, si inserisce in una strategia più ampia di contrasto alla povertà energetica. Le risorse non sono destinate esclusivamente a famiglie a basso reddito, ma anche a giovani e altre categorie vulnerabili, con l’intento di superare le criticità e le distorsioni emerse in seguito all’introduzione del Superbonus.
L’investimento, che rientra nell’aggiornamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è parte di un pacchetto di misure volte a rilanciare l’edilizia e migliorare la sostenibilità degli edifici, creando così nuove opportunità per le fasce più deboli della popolazione.
Conclusioni
Con l’approvazione della Manovra 2025, il governo italiano avvia un programma ambizioso che combina sostenibilità energetica e inclusione sociale, mirando a ridurre i costi energetici per i cittadini più vulnerabili e migliorare la qualità dell’edilizia pubblica e sociale. L’orientamento verso il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici è una delle risposte strategiche per affrontare le sfide climatiche, riducendo al contempo il divario sociale attraverso interventi mirati e finanziariamente accessibili.