Nel quarto trimestre del 2024 il Prodotto Interno Lordo (Pil) italiano, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente, segnando una crescita tendenziale dello 0,5% su base annua. Lo comunica l’Istat nelle sue prime stime.
Crescita annuale al di sotto delle aspettative
Nel complesso del 2024, il Pil italiano ha registrato un incremento dello 0,5% rispetto all’anno precedente. Un valore inferiore rispetto alla stima grezza dell’1% indicata dal governo nel Documento di Programmazione e Bilancio (Psb) di settembre. L’anno appena concluso ha contato quattro giornate lavorative in più rispetto al 2023, un fattore che ha parzialmente influenzato la crescita.
Occupazione e disoccupazione: dati contraddittori
L’Istat ha inoltre diffuso i dati provvisori su occupazione e disoccupazione. A dicembre 2024, il tasso di disoccupazione è salito al 6,2%, con un aumento di 0,3 punti percentuali su base mensile. Tuttavia, il tasso di disoccupazione giovanile è leggermente diminuito, attestandosi al 19,4% (-0,1 punti). Il numero complessivo degli occupati è rimasto sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente, fermandosi a 24 milioni 65mila unità. Il tasso di occupazione ha subito una lieve flessione al 62,3% (-0,1 punti percentuali).
Nel confronto annuo, gli occupati risultano in aumento dell’1,2% (+274mila unità), grazie alla crescita dei dipendenti permanenti (+687mila). Questo incremento ha compensato il calo dei dipendenti a termine (-402mila) e degli autonomi (-11mila).
Eurozona in Fase di Stallo
Anche l’Eurozona ha registrato una fase di stagnazione nel quarto trimestre del 2024. Secondo Eurostat, il Pil dell’Eurozona è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente, in contrasto con la crescita dello 0,4% registrata nel terzo trimestre. Su base annua, la crescita è stata dello 0,7%.
Nell’insieme dei 27 Paesi dell’Unione Europea, il Pil ha mostrato una crescita dello 0,8% su base annua e dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Alcuni tra i principali Paesi dell’Eurozona hanno registrato performance peggiori: in Germania il Pil è sceso dello 0,2%, mentre in Francia ha registrato un calo dello 0,1%.
Prospettive e Sfide
I dati diffusi dall’Istat e da Eurostat evidenziano un quadro economico incerto per l’Italia e per l’Eurozona. La stagnazione della crescita, unita a una dinamica occupazionale altalenante, pone interrogativi sulle strategie da adottare per stimolare l’economia nel 2025. Le politiche economiche del governo e il contesto internazionale saranno fattori chiave per determinare le prospettive di crescita nei prossimi mesi.
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