L’Agenzia delle Entrate si appresta a inviare le tanto attese lettere di compliance, ricordando ai contribuenti che, al termine dei lavori di ristrutturazione agevolati dal Superbonus e dalla cessione del credito, sarà necessario verificare se l’aggiornamento catastale degli immobili ristrutturati è obbligatorio. Il termine per l’attuazione di questa procedura si avvicina, ma le linee guida per capire chi dovrà procedere all’aggiornamento, come e quando farlo, risultano ancora confuse.
Questa fase rappresenta il primo passo di una campagna che coinvolgerà i proprietari di immobili che risultano privi di rendita catastale o che, dopo gli interventi, mostrano valori catastali non adeguati ai costi sostenuti. La campagna è prevista dalla legge di bilancio 2024 (art. 1, comma 86 della Legge 30 dicembre 2023, n. 213) e dettagliata dal direttore dell’Agenzia delle Entrate con il provvedimento n. 38133/2025, datato 6 febbraio 2025. Se i contribuenti non risponderanno prontamente, l’Agenzia delle Entrate avrà il diritto di effettuare sopralluoghi e procedere con gli aggiornamenti catastali d’ufficio, con il rischio di sanzioni.
L’importanza della rendita catastale
Il Superbonus, che ha incentivato una serie di interventi edilizi su edifici residenziali, ha comportato l’introduzione di nuovi impianti tecnologici, la sostituzione di materiali di finitura e la realizzazione di opere di coibentazione. Tuttavia, non sempre queste modifiche hanno comportato variazioni planimetriche o modifiche strutturali significative. Di conseguenza, risulta complesso stabilire se l’aggiornamento catastale sia realmente necessario.
A fare chiarezza su questo punto è la Circolare n. 1/2006 dell’Agenzia del Territorio, che fornisce indicazioni utili su come applicare l’art. 1 della Legge 311/2004. Secondo tale circolare, l’aggiornamento catastale diventa obbligatorio solo se i lavori determinano un aumento del valore o della redditività dell’unità immobiliare. Tra gli interventi che non comportano l’obbligo di aggiornamento vi sono quelli di consolidamento degli elementi strutturali, che non modificano la natura dell’immobile ma ne garantiscono la stabilità.
Il rischio di inadempimento e le sanzioni
Il tema degli aggiornamenti catastali è di fondamentale importanza, poiché l’assenza di corretta registrazione potrebbe comportare pesanti conseguenze. Se non verranno effettuati gli aggiornamenti nei tempi stabiliti, l’Agenzia delle Entrate avrà la possibilità di intraprendere azioni dirette, inclusi sopralluoghi e modifiche d’ufficio, che potrebbero essere sanzionati.
La circolare dell’Agenzia del Territorio non fornisce una risposta definitiva su tutti i casi possibili, ma chiarisce che l’aggiornamento catastale è richiesto solo in circostanze in cui l’intervento ha un impatto significativo sulla rendita catastale. Per questo motivo, ogni contribuente è chiamato a valutare attentamente le specifiche caratteristiche del proprio intervento e a procedere in base alle indicazioni fornite dalle autorità competenti.
L’aggiornamento catastale per gli immobili ristrutturati con il Superbonus rappresenta quindi una fase fondamentale per il rispetto delle normative fiscali, ma la complessità della questione richiede attenzione e una corretta interpretazione delle disposizioni in vigore.