domenica 13 Aprile 2025
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Decreto “End of Waste”, cambiano modalità di smaltimento materiali da edilizia

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha recentemente avviato una consultazione pubblica sulla bozza di Decreto “End of Waste”, che riguarda la cessazione della qualifica di rifiuto per gli scarti a base di gesso provenienti da attività di costruzione e demolizione. Questo provvedimento, che trova la sua base normativa nell’articolo 184-ter del Decreto Legislativo n. 152 del 2006, introduce un cambiamento significativo nel trattamento dei materiali da costruzione, con importanti implicazioni per l’industria edilizia.

I Criteri per la Cessazione della Qualifica di Rifiuto

Il decreto stabilisce all’articolo 3 i criteri specifici secondo i quali i rifiuti a base di gesso, dopo essere stati sottoposti a operazioni di recupero, cessano di essere considerati rifiuti e possono essere qualificati come “gesso recuperato”. Questo materiale, a tutti gli effetti, viene equiparato al gesso naturale, aprendo la strada per il suo riutilizzo nell’industria dei materiali da edilizia.
Il processo di recupero, essenziale per garantire la qualità del prodotto finale, deve essere eseguito secondo modalità e procedure ben definite, che mirano a ottenere un materiale che rispetti standard qualitativi e ambientali molto rigidi. In questo contesto, il gesso recuperato rappresenta un’importante risorsa per l’edilizia sostenibile, poiché consente di ridurre l’utilizzo di materie prime vergini e di dare nuova vita ai materiali che altrimenti verrebbero smaltiti come rifiuti.

Gli Usi Ammissibili e i Parametri da Rispettare

Il Decreto prevede, all’articolo 4, una dettagliata descrizione degli usi ammissibili per il gesso recuperato. Questi usi sono stabiliti in base alle caratteristiche tecniche e ambientali del materiale, che deve rispondere a specifici parametri di sicurezza e qualità. L’obiettivo è garantire che il gesso recuperato, una volta immesso nel ciclo produttivo, non comprometta la sicurezza e la durabilità delle costruzioni.
Tra i parametri da rispettare, sono inclusi limiti per la presenza di contaminanti, come metalli pesanti, che potrebbero compromettere la salubrità e la sicurezza degli ambienti costruiti con materiali contenenti gesso recuperato. Inoltre, il materiale deve essere sottoposto a test specifici per assicurare la sua conformità alle normative tecniche in vigore per i materiali da costruzione.

La Dichiarazione di Conformità

Un aspetto centrale del nuovo provvedimento riguarda la necessità per i produttori di gesso recuperato di emettere una dichiarazione di conformità. Questo documento deve attestare che il materiale rispetta i parametri stabiliti dal decreto e può essere utilizzato nei processi produttivi edilizi senza alcun rischio per la salute e per l’ambiente. La dichiarazione di conformità rappresenta, quindi, un passaggio fondamentale per garantire la tracciabilità del materiale e la sua sicurezza.

Il Ruolo di Federcepicostruzioni

Per tutti gli operatori del settore, Federcepicostruzioni offre il proprio supporto in merito alla bozza di Decreto “End of Waste”. Gli imprenditori e gli artigiani interessati a conoscere i dettagli dei parametri, degli usi ammissibili e delle modalità di dichiarazione di conformità possono contattare l’associazione cliccando qui. Grazie alla consulenza di Federcepicostruzioni, le imprese possono orientarsi meglio nel panorama normativo in evoluzione e prepararsi ad affrontare le nuove sfide introdotte dal decreto.

Conclusioni

Il Decreto “End of Waste” per il gesso recuperato rappresenta un passo significativo verso un’edilizia più sostenibile e circolare. La possibilità di riutilizzare gli scarti di gesso provenienti da demolizioni e costruzioni non solo riduce i rifiuti, ma offre anche un’opportunità economica per l’industria edilizia, contribuendo a una gestione più efficiente delle risorse. Le imprese del settore sono invitate a partecipare alla consultazione pubblica, per esprimere pareri e suggerimenti su una norma che avrà un impatto duraturo sul panorama delle costruzioni e del recupero dei materiali.
Il recupero del gesso e la sua riqualificazione come materiale da costruzione rappresentano, dunque, un esempio concreto di come il settore edilizio possa evolvere verso modelli più sostenibili e rispettosi dell’ambiente.

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